sabato 23 marzo 2024

PRESIDIO A REBIBBIA PER DIRE BASTA AI SUICIDI IN CARCERE


 



Sabato 23 marzo a Rebibbia il Presidio, per dire BASTA AI SUICIDI IN CARCERE e per chiedere con forza una riforma del sistema penitenziario italiano che porti alla luce l'art.27 della costituzione.Il carcere così come è organizzato, con le scarse risorse umane e con le carenze strutturali non è in grado di rieducare nessuno, anzi è una scuola di criminalità soprattutto per i più giovani.Le persone che si sono suicidate(e che si suicidano) erano persone fragili non abili a sostenere la solitudine e la assenza di futuro e di speranza, persone senza famiglia e senza sostegno economico e psicologico.Persone e non numeri.

 

Purtroppo in queste condizioni i numeri dei suicidi, già 29 da inizio anno(compresi 3 agenti della Polizia penitenziaria), un suicidio ogni due giorni,saranno destinati ad aumentare e nessuno pagherà per la sottrazione di queste vite, così come molti non pagheranno mai per i crimini occulti commessi.E' un momento difficile per tutti, soprattutto per chi crede ancora nel rispetto della vita , della democrazia, dei diritti umani , nell'equità sociale e tanto altro, e conseguentemente è difficile anche per chi crede  nel dovere e volere difendere tutto ciò, e combattere contro l'indifferenza politica e sociale.



 

 Clicca qui per guardare il video dell'intervento        Intervento Maria Teresa Caccavale


Grazie a tutti coloro che hanno partecipato, che ci hanno messo la faccia, molti con il cuore e con la mente perché fisicamente impossibilitati. Grazie a Carlo Testini, responsabile Arci di Roma e Denise Amerini Dirigente CGIL Roma , all'avv. Alessandro Costa, a Claudio Leone, agli associati  di Happy Bridge e di Sbarre di Zucchero, ai simpatizzanti, alle Forze dell'Ordine presenti in modo discreto.
 

Basta ai suicidi in carcere.

 

 

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martedì 19 marzo 2024

POZZUOLI - FILM "VIA CRUCIS" PROIETTATO ALL'INTERNO DEL CARCERE FEMMINILE


Articolo tratto dalla rivista ExPartibus del 19 Marzo 2024

 

La prima sperimentazione sociale e culturale di Fabbrica Wojtyla all'interno delle carceri.

 

'Via Crucis - Il Film' è una sperimentazione sociale e culturale che si apre alle comunità di detenzione.
Prima applicazione di Ethical Movie, il cinema etico, nuovo format cinematografico della giovane start up innovativa a vocazione sociale casertana FW Produzioni all'interno delle case circondariali realizzato in collaborazione con ALI della Mente e progettato nell'ambito del convegno cinematografico 'Il Cinema nel Sacro' con il contributo di Film Commission Regione Campania.
La prima proiezione cinematografica prende avvio martedì 19 marzo presso la Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli, organizzata da ALI della Mente e Fabbrica Wojtyla in collaborazione con il CPIA Napoli Provincia 1 e con l'Associazione Happy Bridge ODV, che da anni porta avanti progetti culturali
all'interno delle carceri italiane.



 Interamente girato nel borgo medievale di Caserta vecchia, 'Via Crucis - Il Film' è un dialogo approfondito con il testo iconico capace di affrontare i grandi temi etici in chiave contemporanea proiettati in modo inedito verso il futuro.
Il film ha come obiettivo quello di promuovere uno spazio critico su tematiche umane attraverso la figura di Gesù Cristo, rilevando ed identificando sentimenti e emozioni che pervadono l'essere umano durante la
vita: la sofferenza, la tentazione, la paura, il dolore.

I giovani artisti di Fabbrica Wojtyla affermano:

L'intento è sottolineare come il dolore e la sofferenza spesso siano vie ineludibili per arrivare allaresurrezione in vita, al cambiamento e alla pace interiore, al perdono e alla misericordia, abbandonando sentimenti di odio, rancore e vendetta.
L'autore e regista Patrizio Ranieri Ciu aggiunge:
'Via Crucis' non è un film collocabile in una specifica categoria espressiva, ma una creazione originale che, in sé, rappresenta una nuova forma d'arte: la Cine-etica.
Il recupero della 'dimensione uomo' in un mondo sempre più indifferente privato della profondità del sentimento umano.
Il film integra livelli espressivi eterogenei, dalla musica al teatro, dalla poesia alla filosofia, dall'arte figurativa all'obiettivo della macchina da presa.

L'uomo è dunque il fulcro del film che sottolinea come il dolore e la sofferenza spesso siano vie ineludibili per arrivare alla resurrezione in vita, al cambiamento e alla pace interiore, al perdono e alla misericordia, abbandonando sentimenti di odio, rancore, vendetta e quanto altro.
'Via Crucis - Il Film' pone al centro il ruolo fondamentale della donna per l'umanità: da qui la decisione di affrontare con le detenute delle carceri la nuova visione esistenziale di Fabbrica Wojtyla che, nelle parole di Papa Francesco, ha assunto un ruolo etico di Promotrice di Fraternità.
 

Grazie alle argomentazioni di forte impatto sociale e al trattamento di tematiche attuali, il progetto 'Incontro al Carcere' ha lo scopo di utilizzare il forte potere evocativo del cinema inteso come intenso momento di confronto, di aggregazione, di educazione e socialità.
Con la proiezione del film si eliminano tutte le divisioni e le barriere che si generano all'interno del mondo carcerario, perché il cinema e l'arte possono essere uno strumento di aiuto per la trasformazione del tempo del carcere in un percorso di riflessione e cambiamento che può avvenire attraverso la cultura.

Fabbrica Wojtyla cura infatti il dibattito finale tra gli attori interpreti della pellicola e le detenute sulle emozioni e sulle riflessioni suscitate dal film, parte fondamentale del progetto che consente di elaborare nei luoghi di costrizione un vissuto di detenzione capace di avviare, in connessione con il confronto
naturale del film, un processo di assunzione di responsabilità della propria esistenza.

mercoledì 25 ottobre 2023

DONNE NEL TEMPO E OLTRE IL TEMPO


 


Quale è stato il ruolo delle donne nel tempo? Chi sono le donne coraggiose che hanno affrontato le sfide del loro tempo? Donne famose, donne comuni, sconosciute, ma comunque donne che ci hanno messo testa e cuore in quello che facevano. 

Il libro raccoglie le storie di tante donne che hanno lasciato un segno nella vita degli altri, soprattutto degli uomini, donne grazie alle quali oggi il genere femminile non è più relegato solamente a ruoli prestabiliti di mogli o madri, ma anche dato la possibilità di assumere ruoli fondamentali in tutti i settori della società. Tuttavia il cammino è ancora lungo perché ciò che è riconosciuto alle donne sulla carta non trova riscontro nella realtà sociale. 

Ancora troppe difficoltà nella gestione quotidiana, tra lavoro e famiglia, tra pregiudizi e disuguaglianze. Per questo molte donne non ce l’hanno fatta, perché la loro fragilità ha vinto. Forse è tempo di rivedere le strategie di lotta, senza entrare in competizione con gli uomini, per riaffermare invece quel ruolo fondamentale senza il quale l’umanità non potrebbe esistere: 

Senza la donna non c’è vita.





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sabato 23 settembre 2023

PREMIAZIONE DELLE POESIE IN CONCORSO A ROSETO DEGLI ABRUZZI

 




Montepagano, un incantevole borgo collinare immerso nella bellezza dell'Abruzzo. Oggi vi porteremo in un viaggio attraverso l'arte della parola, mentre esploreremo il cuore pulsante del concorso di poesie che si tiene qui ogni anno. Benvenuti al premio di poesia e narrativa.


👉Clicca qui per guardare il video sulla premiazione👈