lunedì 6 giugno 2022

LIBRO "SOGNANDO IL FUTURO DOPO LA PANDEMIA"


 
 
 
Questa è la nostra ultima raccolta antologica che racchiude pensieri di persone che hanno voluto con numerosi scritti, esprimere i loro sogni. Finita di stampare nel Gennaio 2022, può essere oggi richiesta al seguente indirizzo mail:
 
associazionehappybridge@proton.me
 
 

SOGNANDO IL FUTURO DOPO LA PANDEMIA - ARTICOLO DI LAZIOSETTE

 

I racconti dei detenuti “Sognando il futuro”

Il dopo-pandemia nel libro di Maria Teresa Caccavale e suor Rita del Grosso, frutto del laboratorio di scrittura creativa realizzato in alcune carceri, per «aiutare a costruire il futuro»


 

Cosa succederà dopo la pandemia? Le persone saranno in grado di guardare avanti e sognare un futuro possibile? Come intervenire per aiutare gli altri, soprattutto i più fragili e gli ultimi, a uscire fuori da questo tunnel pieno di oscurità? Sono alcune delle domande che Maria Teresa Caccavale, presidente dell’associazione di volontariato Happy Bridge, e suor Rita del Grosso, religiosa canossiana che spende la propria vita accanto ai detenuti, si sono poste quando hanno pensato di realizzare “Sognando il futuro dopo la pandemia”. Un volume che, come quello che lo ha preceduto, “Pensieri reclusi e oltre”, è il frutto del laboratorio di scrittura creativa sociale che hanno condotto – prevalentemente a distanza – durante il periodo della pandemia con i detenuti del carcere di Rebibbia, oltre che con quelli dei penitenziari di Paliano, Frosinone, Reggio Emilia e Prato. «Una raccolta di scritti – afferma Maria Teresa Caccavale – sulla tematica del sogno per aiutare le persone a costruire il futuro, soprattutto dopo momenti di solitudine e buio provocati dalla pandemia».

La tematica scelta «nasce dall’osservazione dei comportamenti anomali o comunque indicatori di segnali di sofferenza e disagio psichico sempre più diffuso, fatta insieme ai volontari impegnati nelle carceri ». Il libro, che reca la prefazione del vescovo di Acireale Antonio Raspanti, è una raccolta breve (disponibile presso l’associazione, scrivendo a associazionehappybridge@protonmail.com) «che vive di forti emozioni interiorizzate. La partecipazione al laboratorio di scrittura, soprattutto delle persone più fragili e disagiate come le persone detenute – sottolinea Caccavale – ha dato loro modo di far emergere emozioni e stati d’animo che sarebbero altrimenti rimasti inespressi e soffocati, nonché di proseguire nelle riflessioni legate allo stato di consapevolezza del proprio vissuto, e soprattutto di poter trasmettere tutto ciò al di fuori delle mura del carcere».

E dalle testimonianze emerge un sogno comune, legato alla libertà, propedeutica alla realizzazione di tutti gli altri sogni, dal lavoro all’amore, ai viaggi, fino allo studio, sogni che per una persona detenuta diventano bisogni primari. Seguono poi le testimonianze delle religiose canossiane e domenicane, alcune delle quali volontarie nelle carceri. «Qui tutta la visione della vita – aggiunge Maria Teresa Caccavale – è legata alla fede e alla presenza di Dio che donano coraggio e speranza nel futuro. I bisogni e i desideri sono di altra tipologia, ovvero legati al benessere dell’umanità intera, dell’anima e alla salvezza eterna». Come scrive suor Rita Del Grosso, «Il futuro inizia oggi». Non mancano le testimonianze di rappresentanti della società civile: studenti, insegnanti, scrittori, giornalisti, poeti, educatori, personale dell’amministrazione penitenziaria.

31 maggio 2022

LIBRO "SOGNANDO IL FUTURO DOPO LA PANDEMIA" Presentazione pubblicata su "IL BANDITORE DI AMELIA"

 


LEGGE SMURAGLIA - AUMENTARE I POSTI DI LAVORO PER LE PERSONE DETENUTE


 

 
Lunina Casarotti

LEGGE SMURAGLIA

A distanza di 20 anni la Legge Smuraglia appare ancora come l’ultima vera innovazione legislativa che ha contribuito ad aumentare i posti di lavoro per le persone detenute. Una legge che ho definito semplice ma rivoluzionaria in quanto utilizza l’unico vero strumento che lo Stato può adottare in maniera efficace: l’incentivo economico. Ciò che ha ostacolato maggiormente i benefici che può produrre tale iniziativa, oltre il limitato budget, è la poca informazione, pubblicità e visibilità che le è stata concessa nel mondo delle imprese, della consulenza del lavoro e dei dottori commercialisti.<br> Appare importante quindi sfruttare questo spazio per informare nel dettaglio i nostri lettori sulle modalità di fruizione degli incentivi e della entità degli stessi. Il primo requisito necessario e obbligatorio per usufruire delle agevolazioni è l’assunzione del detenuto secondo regolare contratto CCNL per un minimo di 30 giorni. Nel caso in cui la persona sia internata o lavoratore esterno ai sensi dell’art. 21 ord. pen., lo sgravio fiscale è di € 520,00/ mese per un orario full time o altrimenti proporzionato alle ore lavorate. Tale sgravio lo si può richiedere per ogni persona detenuta assunta, fino ai 24 mesi successivi alla scarcerazione.<br> Se invece la persona detenuta si trova in condizioni di semi- libertà, lo sgravio fiscale per un orario full- time è di € 300,00/ mese, che può essere richiesto fino ai 18 mesi successivi alla scarcerazione.<br> Riguardo allo sgravio del 95 % dei contributi INPS, si fa riferimento, oltre alla condizione giuridica del detenuto; anche alla forma giuridica del datore di lavoro: mentre le cooperative sociali possono godere di tale sgravio sia per detenuti reclusi che per detenuti ammessi al lavoro esterno e semiliberi, le imprese private possono godere dello sgravio solamente per detenuti reclusi che lavorano all’interno della struttura penitenziaria. Anche in questo caso l’agevolazione può essere richiesta fino ai 18 mesi o 24 mesi successivi alla scarcerazione, a seconda che la persona detenuta si trovi in regime di semi-libertà o recluso.<br> Tutto ciò è comunque subordinato ad una serie di passaggi burocratici ed autorizzativi. Innanzitutto, è fondamentale la firma di una convenzione tra impresa e direzione del carcere che regoli tali rapporti. Entro il 31 ottobre di ogni anno le aziende presentano le istanze, con l’ammontare complessivo del credito d’imposta di cui intendono usufruire l’anno successivo, alla direzione penitenziaria. 
 
 

 
 
Entro il 15 di novembre i provveditorati regionali comunicano le istanze al Dipartimento di Amministrazione Penitenziaria, il quale determina l’importo massimo spettante ad ogni singolo soggetto entro il 15 dicembre. Per richiedere rimborso delle aliquote contributive bisogna invece presentare apposita rendicontazione all’INPS, il quale riconosce il rimborso in base all’ordine cronologico di presentazione delle domande.<br> Come si può vedere, ancora una volta la burocrazia potrebbe scoraggiare l’imprenditore ad avviare questi rapporti lavorativi e le differenze in base a forma giuridica dell’impresa o condizione giuridica della persona detenuta non aiutano ad avere un quadro chiaro e semplice dei benefici, condizione sempre più necessaria alle aziende per sviluppare le proprie strategie di crescita e di assunzione.<br> Piuttosto che immaginare grandi riforme e sconvolgimenti dell’esecuzione penale, sarebbe già un grande, anche se piccolo, passo riprendere questa legge e migliorare alcuni aspetti per renderla più agevole al mondo delle imprese. Anche per rendere omaggio al grande uomo e giurista Carlo Smuraglia, scomparso pochi giorni fa. 
 

DIFFERENTI ESPERIENZE DI EDUCAZIONE E REINTEGRAZIONE CON PERSONE IN CARCERE


 

 
 
Si riportano i dati emersi nel corso della conferenza con la presenza del Dott. Sergio Grossi il 29 Aprile 2022 sul confronto delle migliori pratiche a livello internazionale sulla educazione, reintegro e carcere.

 
Abstract
 
Friday 29th April “Education, reintegration and prison: Results of an ongoing analysis comparing international best practices” Dr Sergio Grossi Turn up in person (no need to book) or join online here Friday 13th May “First time offenders as once and future victims: Exploring the victim-offender overlap in the Turning Point Project” Dr Eleanor Neyroud Turn up in person (no need to book) or join online here Friday 27th May “‘Tightness’, autonomy and release: Understanding the anticipated pains of release and life licencing” Ailie Rennie Turn up in person (no need to book) or join online here Friday 10th June “Women working to support women in the welfare sphere: Psychosocial challenges” Prof. Loraine Gelsthorpe and Dr Joana Ferreira Turn up in person (no need to book) or join online here


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 Dott. Sergio Grossi