Sarà presente l'autore
17 gennaio alle ore 15:30
La scuola in primis, come istituzione permanente ed accessibile a tutti, e poi i laboratori di scrittura, di pittura, di Teatro, di musica, attivati dalle numerose associazioni che realizzano progetti all'interno delle carceri e che spesso offrono anche possibilità di occupazione al termine della pena.Come ha detto Albinati, i detenuti soffrono di una privazione sensoriale che li porta all'appiattimento, e pertanto le attività culturali ed artistiche costituiscono una forma di risarcimento di tale privazione. Le espressioni artistiche hanno lo scopo di mantenere in vita il corpo e la mente delle persone.Il contatto con il mondo esterno è fondamentale perché al termine della pena non ci sia un mondo sconosciuto, e questo è il grande ruolo che svolgono tutte le organizzazioni o i singoli volontari che creano ponti tra il Carcere e l’esterno.
Ovviamente tutto ciò è possibile solo se le istituzione continuino a credere in una pena riabilitativa e non afflittiva, così come voluta dall'art.27 della nostra costituzione ed a supportare sia umanamente che economicamente le attività che fino ad oggi hanno dimostrato di migliorare la qualità di vita delle persone ristrette , rendendole migliori ed offrendogli una seconda chance.
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