venerdì 8 aprile 2022

NUOVO STATUTO ASSOCIAZIONE HAPPY BRIDGE

Allegato A

STATUTO

 

Art. 1 Costituzione

 

1. È costituita l’associazione di volontariato denominata “HAPPY BRIDGE - ODV”, qui di seguito detta “Associazione”.

2. L’Associazione si configura quale organizzazione di volontariato, ai sensi degli artt. 32 e segg. del Decreto Legislativo n. 117 del 2017 (Codice del Terzo Settore), nonché dei principi generali dell’ordinamento giuridico, per il perseguimento senza scopo di lucro neppure indiretto di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

L’Associazione, in virtù dell’iscrizione nell’apposito Registro, adotta la qualifica di ODV e utilizza tale acronimo inserendolo negli atti, nella corrispondenza e in ogni comunicazione e manifestazione esterna della medesima.

3. L’Associazione è disciplinata dal presente Statuto e dagli eventuali regolamenti che, approvati secondo le norme statutarie, si rendessero necessari per meglio regolamentare specifici rapporti associativi o attività.

 

Art. 2 Sede

 

1. L’Associazione ha sede nel Comune di Roma.

2. Con delibera del Consiglio Direttivo potrà essere individuata e trasferita la sede legale, senza necessità di modifica statutaria, purché all’interno del medesimo Comune.

3.Con delibera del Consiglio Direttivo possono essere inoltre istituite sedi operative dell’Associazione in Italia o all’estero.

 

Art. 3 Durata

 

La durata dell’Associazione è illimitata.

 

Art. 4 Oggetto e finalità

 

1. Lo spirito e la prassi dell’Associazione si conformano ai principi della Costituzione Italiana e si fondano sul pieno rispetto della dimensione umana, spirituale e culturale della persona.

L’Associazione è apartitica e si atterrà ai seguenti principi: assenza di fine di lucro, democraticità della struttura, gratuità delle prestazioni dei volontari associati, elettività e gratuità delle cariche sociali.

L’Associazione in particolare ha lo scopo di tutelare i diritti e la dignità dei detenuti e delle loro famiglie, soci e non soci, in conformità a quanto stabilito dalla Costituzione italiana, dagli Ordinamenti e norme nazionali ed internazionali, ed in particolare dall’ Ordinamento Penitenziario nazionale vigente per tutto ciò che concerne le attività di rieducazione, di riabilitazione e reinserimento dei detenuti o ex detenuti o in detenzione domiciliare.

2. Per il perseguimento delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale l’Associazione svolge, prevalentemente in favore di terzi, avvalendosi  in  modo prevalente delle prestazioni dei volontari associati, le seguenti attività di interesse generale di cui all’art. 5 comma 1 del Decreto Legislativo n. 117 del 2017[1]

· d) educazione, istruzione e formazione professionale, ai sensi della legge 28 marzo 2003, n. 53, e successive modificazioni, nonché le attività culturali di interesse sociale con finalità educativa

 i) organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione e diffusione della cultura e della pratica del volontariato e delle attività di interesse generale di cui al presente articolo;

·         l) formazione extra-scolastica, finalizzata alla prevenzione della dispersione scolastica e al successo scolastico e formativo, alla prevenzione del bullismo e al contrasto della povertà educativa;

·         p) servizi finalizzati all'inserimento o al reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori e delle persone di cui all'articolo 2, comma 4, del decreto legislativo recante revisione della disciplina in materia di impresa sociale, di cui all'articolo 1, comma 2, lettera c), della legge 6 giugno 2016, n. 106;

·          q) alloggio sociale, ai sensi del decreto del Ministero delle infrastrutture del 22 aprile 2008, e successive modificazioni, nonché ogni altra attività di carattere residenziale temporaneo diretta a soddisfare bisogni sociali, sanitari, culturali, formativi o lavorativi;

·          t) organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche;

·         u) beneficenza, sostegno a distanza, cessione gratuita di alimenti o prodotti di cui alla legge 19 agosto 2016, n. 166, e successive modificazioni, o erogazione di denaro, beni o servizi a sostegno di persone svantaggiate o di attività di interesse generale a norma del presente articolo

·         presente articolo

·    v) promozione della cultura della legalità, della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata

·        w) promozione e tutela dei diritti umani, civili, sociali e politici, nonché dei diritti   dei consumatori e degli utenti delle attività di interesse generale di cui al presente articolo, promozione delle pari opportunità e delle iniziative di aiuto reciproco, incluse le banche

·         z) riqualificazione di beni pubblici inutilizzati o di beni confiscati alla criminalità organizzata;

  

 L’Associazione persegue tali attività di interesse generale mediante:

· Istituzione di sportelli di ascolto nelle diverse sedi carcerarie al fine di comprendere e trovare soluzioni alle problematiche della detenzione;

·  ricerca di spazi e risorse da adibire all’accoglienza delle persone detenute ed ex detenute o a anziani e minori in difficoltà;

· Organizzazione di corsi di formazione o eventi culturali di vario genere sia all’interno che all’esterno delle strutture carcerarie al fine di agevolare il reinserimento sociale delle persone detenute o ex detenute;

· Sostegno all’istruzione in carcere attraverso la rete delle scuole e degli insegnanti in carcere al fine di garantire il diritto allo studio di tutti i detenuti;

· Avvio di sportelli di mediazione penale per la riduzione dei conflitti tra le parti;

· Avvio di dialoghi con le Direzioni carcerarie e con il corpo di Polizia penitenziaria al fine di una più solidale e costruttiva collaborazione per rendere meno ostile e più umano il periodo di detenzione;

· Avvio di laboratori di scrittura e di comunicazione informatica in carcere;

· Invio di beni o di denaro alle persone in difficoltà,

· Avvio di attività sportive per l’inclusione sociale di minori, anziani e categorie svantaggiate.

 

3. L’Associazione può inoltre svolgere, a norma dell’art. 6 del Codice del terzo Settore, attività diverse da quelle di interesse generale sopra indicate purché secondarie e strumentali rispetto a queste ultime secondo criteri e limiti definiti con apposito Decreto ministeriale. Tali attività sono individuate con apposita delibera dell’Assemblea.

4. L’Associazione può esercitare anche attività di raccolta fondi - attraverso la richiesta a terzi di donazioni, lasciti e contributi di natura non corrispettiva - al fine di finanziare le proprie attività di interesse generale e nel rispetto dei principi di verità, trasparenza e correttezza nei rapporti con i sostenitori e con il pubblico.

5. L’Associazione svolge inoltre attività di sensibilizzazione ed informazione del pubblico sui temi attinenti alle proprie finalità, si avvale di ogni strumento utile al raggiungimento degli scopi sociali ed in particolare della collaborazione con gli Enti Locali, anche attraverso la stipula di apposite convenzioni, ovvero con altri enti aventi scopi analoghi o connessi con i propri.

 

Art. 5 Associati

 

1. All’Associazione possono aderire tutte le persone che condividano in modo espresso gli scopi di cui all’articolo precedente e che intendano partecipare alle attività dell’associazione con la loro opera, competenze e conoscenze. Il numero degli associati non può essere inferiore al minimo stabilito dal Codice del Terzo Settore; in caso contrario la compagine associativa deve essere integrata entro un anno.

2. Sono associati dell’Associazione coloro che hanno partecipato alla costituzione e quanti altri, su domanda scritta, verranno ammessi dal Consiglio Direttivo e verseranno la quota di associazione annualmente stabilita dal Consiglio Direttivo. Nella domanda di ammissione, l’interessato dichiara di conoscere ed accettare integralmente il presente Statuto, gli eventuali regolamenti e di attenersi alle deliberazioni legalmente adottate dagli organi associativi.

Il Consiglio Direttivo delibera sulla domanda secondo criteri non discriminatori, coerenti con le finalità perseguite e le attività di interesse generale svolte.

La deliberazione di ammissione deve essere comunicata all'interessato e annotata, a cura del Consiglio Direttivo, nel libro degli associati.

3. In caso di mancato accoglimento della domanda di ammissione, il Consiglio Direttivo deve, entro 60 giorni, motivare la deliberazione di rigetto e comunicarla all’interessato il quale, entro 60 giorni dal ricevimento della comunicazione, può chiedere che sull’istanza si pronunci l’Assemblea, la quale, se non appositamente convocata, delibererà in occasione della prima riunione successiva.

4. La quota annuale a carico degli associati non è trasmissibile, né ripetibile in caso di recesso o perdita della qualifica di socio.

 

Art. 6 Diritti e doveri degli associati

 

1. Tutti gli associati hanno uguali diritti e uguali obblighi nei confronti dell’Associazione.

2. L’ammissione all’Associazione non può essere effettuata per un periodo temporaneo, fatta salva la facoltà di ciascun associato di recedere dall’Associazione in qualsiasi momento mediante comunicazione scritta inviata all’Associazione.

3. Gli associati hanno il diritto di informazione e di controllo stabilito dalle leggi e dallo Statuto, di consultare i libri sociali facendone espressa richiesta scritta al Presidente, di partecipare alle assemblee e, se in regola con il versamento della quota sociale, hanno diritto di voto in proprio e per delega, di eleggere ed essere eletti alle cariche sociali.

4. Gli associati hanno l’obbligo di rispettare le norme del presente Statuto, le deliberazioni degli organi dell’Associazione e di pagare le quote sociali nell’ammontare fissato dal Consiglio Direttivo. 5. I volontari associati svolgono in modo personale, spontaneo e gratuito l’attività di volontariato per la realizzazione degli scopi dell’Associazione, quale deliberata dagli organi sociali e ad essi consensualmente assegnata.

6. Non è ammesso per i volontari associati stipulare con l’Associazione alcun tipo di contratto avente come oggetto rapporti di lavoro dipendente o autonomo. L’attività svolta dagli associati non può essere retribuita in alcun modo, neanche dai beneficiari. Al volontario possono essere rimborsate soltanto le spese effettivamente sostenute e documentate per l’attività prestata, entro i limiti e alle condizioni preventivamente stabiliti dal Consiglio Direttivo. Sono in ogni caso vietati rimborsi spese di tipo forfetario.

7. Coloro che prestano attività di volontariato devono essere assicurati contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell’attività stessa, nonché per la responsabilità civile verso i terzi, in conformità a quanto previsto dalla legislazione vigente.

 

Art. 7 Perdita della qualità di associato

 

La qualità di associato si perde per:

§    Decesso;

§    Dimissioni: ogni associato può recedere dall'associazione in qualsiasi momento dandone comunicazione scritta al Consiglio Direttivo; tale recesso avrà decorrenza immediata. Resta fermo l'obbligo per il pagamento della quota associativa per l'anno in corso.

§    Decadenza: la decadenza viene dichiarata dal Consiglio Direttivo trascorsi sei mesi dalla data per la quale è previsto l’obbligo del versamento della quota associativa.

§    Esclusione: la qualità di associato si perde inoltre nel caso in cui la persona compia atti in violazione delle previsioni dello Statuto, dell’eventuale regolamento nonché delle delibere approvate dagli organi associativi, tenga un comportamento lesivo dell’immagine dell’Associazione, o qualora intervengano gravi motivi che rendano incompatibile la prosecuzione del rapporto associativo. Il Consiglio Direttivo delibera il provvedimento di esclusione, previa contestazione degli addebiti e sentito l’associato interessato, se richiesto dallo stesso. Il provvedimento di esclusione dovrà essere comunicato con lettera raccomandata all’interessato, che potrà ricorrere entro trenta giorni all’Assemblea.  In tal caso il Presidente deve provvedere alla convocazione dell’Assemblea entro quindici giorni dal ricevimento della richiesta e l’Assemblea deve essere tenuta entro trenta giorni dalla convocazione.

 

Art. 8 Organi dell’Associazione

 

1. Gli organi dell’Associazione sono:

a) l’Assemblea degli Associati;

b) il Consiglio Direttivo;

c) il Presidente

d) Organo di controllo (eventuale).

2 Tutte le cariche associative sono elettive, sono svolte a titolo gratuito e hanno durata triennale; per gli associati che ricoprono cariche è ammesso il solo rimborso delle spese effettivamente sostenute ai sensi dell’art. 6 del presente Statuto.

 

Art. 9 Composizione e attribuzioni dell’Assemblea degli Associati

 

1. L'Assemblea è il massimo organo deliberante dell’Associazione

2. Possono partecipare all’Assemblea, con diritto di voto e di elettorato attivo e passivo, tutti gli associati, a far data dalla deliberazione di ammissione, purché in regola con il pagamento della quota associativa annuale.

3. Ogni associato ha diritto ad un voto. Gli associati possono farsi rappresentare, mediante delega scritta, da altri associati. Ogni associato può ricevere al massimo due deleghe conferitegli da altri associati.

4. In particolare l’Assemblea ha il compito di:

a)      delineare, esaminare ed approvare gli indirizzi, i programmi e le direttive generali dell’Associazione;

b)        individuare le eventuali attività diverse, secondarie e strumentali da realizzare;

c)      deliberare sul bilancio consuntivo e sull’eventuale preventivo;

d)      eleggere i componenti del Consiglio Direttivo, determinandone il numero, e l’eventuale Organo di controllo;

e)      deliberare sulle responsabilità dei componenti degli organi sociali e promuove azione di responsabilità nei loro confronti;

f)       deliberare sul ricorso dell’aspirante socio in merito al mancato accoglimento della sua richiesta di ammissione, ai sensi dell’art. 5 del presente Statuto;

g)      deliberare in merito al ricorso sul provvedimento di esclusione dell’associato interessato, ai sensi dell’art. 7 del presente Statuto;

h)      deliberare su ogni altro argomento che il Consiglio Direttivo vorrà ad essa sottoporre.

L’Assemblea ha inoltre il compito di:

i)       deliberare sulle modifiche dello statuto dell’Associazione;

j)     deliberare sullo scioglimento, la trasformazione, la fusione o la scissione dell’Associazione stessa.

5. Le deliberazioni assembleari prese in conformità alla legge ed al presente Statuto obbligano tutti gli associati.

 

Art. 10 Convocazione dell’Assemblea degli Associati

 

1. L’Assemblea è composta da tutti gli associati e deve essere convocata dal Presidente, almeno una volta l’anno, entro il 30 aprile, per l’approvazione dei bilanci e ogni qualvolta il Consiglio Direttivo lo ritenga necessario. Essa deve inoltre essere convocata ogni qualvolta ne faccia richiesta motivata almeno un decimo degli associati; in tal caso il Presidente deve provvedere alla convocazione entro 15 giorni dal ricevimento della richiesta e l’Assemblea deve essere tenuta entro 30 giorni dalla convocazione.

2. Le convocazioni dell’Assemblea devono essere effettuate mediante comunicazione scritta da inviarsi almeno 15 giorni prima della data fissata per la riunione, ovvero con altro mezzo idoneo ad assicurare con certezza l’avvenuto recapito entro il predetto termine.

L’avviso deve contenere il giorno, il luogo e l’ora per la prima e la seconda convocazione, nonché l’elenco delle materie da trattare.

 

Art. 11 Validità dell’Assemblea

 

1. L’Assemblea è presieduta dal Presidente dell’Associazione; in sua mancanza l’Assemblea è presieduta dal Vice Presidente; in mancanza di entrambi l’Assemblea nomina il proprio presidente.

2. Spetta al Presidente dell’Assemblea constatare la regolarità delle deleghe ed in genere il diritto di intervento all’Assemblea.

3. L’Assemblea è validamente costituita in prima convocazione quando sia presente o rappresentata almeno la metà più uno degli associati. In seconda convocazione l’Assemblea è validamente costituita qualunque sia il numero degli associati intervenuti o rappresentati.

4. Le deliberazioni dell’Assemblea sono valide quando siano approvate dalla maggioranza dei voti. Nel conteggio dei voti non si tiene conto degli astenuti. Per le deliberazioni riguardanti le modifiche statutarie dell’Associazione è necessaria la presenza della maggioranza degli associati ed il voto favorevole di almeno due terzi degli intervenuti in proprio e per delega. La trasformazione, la fusione, la scissione o lo scioglimento dell’Associazione e relativa devoluzione del patrimonio residuo deve essere deliberato con il voto favorevole di almeno i tre quarti degli associati.

5. Le deliberazioni dell’Assemblea devono constare da verbale sottoscritto dal Presidente dell’Assemblea e dal Segretario. Ogni associato ha diritto di consultare i verbali delle riunioni redatti.

6. È ammessa la possibilità che la riunione avvenga per via telematica mediante strumenti di videoconferenza o audioconferenza od altri strumenti tecnologici alle seguenti condizioni di cui si darà atto nei relativi verbali:

a) che sia consentito al Presidente della riunione di accertare l'identità degli intervenuti, regolare lo svolgimento della riunione, constatare e proclamare i risultati della votazione;

b) che sia consentito al soggetto verbalizzante di percepire adeguatamente gli eventi della riunione oggetto di verbalizzazione;

c) che sia consentito agli intervenuti di partecipare alla discussione ed alla votazione simultanea sugli argomenti all'ordine del giorno, nonché di visionare, ricevere o trasmettere documenti.

 

Art. 12 Nomina e composizione del Consiglio Direttivo

 

1. Il Consiglio Direttivo è l’organo esecutivo dell’Associazione.

2. Il Consiglio Direttivo è eletto dall’Assemblea degli Associati. Esso è composto da un minimo di tre ad un massimo di nove membri, scelti fra gli associati.

3. I membri del Consiglio Direttivo durano in carica tre anni e sono rieleggibili.

Se vengono a mancare uno o più membri, il Consiglio Direttivo provvede a sostituirli nominando al loro posto l’associato o gli associati che nell'ultima elezione assembleare seguivano nella graduatoria della votazione. In ogni caso i nuovi consiglieri scadono insieme a quelli che sono in carica all'atto della loro nomina. Se vengono a mancare consiglieri in numero superiore alla metà, il Presidente deve convocare l'assemblea per nuove elezioni.

4. Il Consiglio Direttivo elegge nel proprio seno il Presidente e il Vice Presidente e assegna gli incarichi di Segretario e Tesoriere scegliendo anche quest’ultimi tra i propri membri.  Se del caso, con esclusione della rappresentanza legale, potranno essere attribuiti fino a due incarichi ad una sola persona.

 

Art. 13 Convocazione e validità del Consiglio Direttivo

 

1. Il Consiglio Direttivo è convocato dal Presidente ogni qual volta sia necessario e, comunque, almeno una volta per ogni esercizio per deliberare in ordine al bilancio consuntivo e all’eventuale preventivo da presentare all’approvazione dell’Assemblea degli associati, oppure dietro domanda motivata di almeno due dei suoi membri.

2. La convocazione è effettuata mediante comunicazione scritta da inviarsi almeno 8 giorni prima della data fissata per la riunione. L’avviso deve contenere il giorno, il luogo e l’ora, nonché l’elenco delle materie da trattare.

3. Il Consiglio Direttivo è presieduto dal Presidente, oppure, in sua mancanza, dal Vice Presidente, ovvero, in mancanza di entrambi, dal componente più anziano di età. Le funzioni di segretario sono svolte dal Segretario dell’Associazione o in casi di sua assenza o impedimento da persona designata da chi presiede la riunione.

4. Le riunioni del Consiglio sono validamente costituite quando vi intervenga la maggioranza dei suoi membri. Le deliberazioni del Consiglio sono adottate con il voto favorevole della maggioranza dei presenti e le medesime dovranno risultare dal verbale della riunione, sottoscritte dal Presidente e dal Segretario. Ogni associato ha diritto di consultare i verbali delle riunioni redatti.

5. È ammessa la possibilità che la riunione avvenga per via telematica mediante strumenti di videoconferenza o audioconferenza od altri strumenti tecnologici alle condizioni di cui si darà atto nei relativi verbali, secondo le modalità previste per l’Assemblea degli associati.

 

Art. 14 Attribuzioni del Consiglio Direttivo

 

1. Al Consiglio Direttivo spetta l’attuazione delle direttive generali stabilite dall’Assemblea e la promozione, nell’ambito di tali direttive, di ogni iniziativa diretta al conseguimento degli scopi dell’Associazione.

2. Al Consiglio Direttivo spetta inoltre:

a)            eleggere, al proprio interno,  il Presidente e il Vice Presidente;

b)            assegnare tra i suoi componenti gli incarichi di Segretario e Tesoriere;

c)            amministrare le risorse economiche dell’Associazione ed il suo patrimonio, con ogni più ampio potere al riguardo;

d)            predisporre, alla fine di ogni esercizio finanziario, il bilancio consuntivo e l’eventuale bilancio preventivo del successivo esercizio, da sottoporre all’approvazione dell’Assemblea;

e)            qualora lo ritenga opportuno redigere un apposito regolamento interno che, conformandosi alle norme del presente Statuto, dovrà regolare gli aspetti specifici e organizzativi della vita dell’Associazione. Detto regolamento dovrà essere sottoposto per l’approvazione all’Assemblea che delibererà con maggioranze ordinarie;

f)             indire adunanze, convegni, ecc.;

g)            deliberare tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione dell’Associazione;

h)            deliberare l’adesione dell’Associazione ad altre istituzioni analoghe;

i)             decidere sull’ammissione, la decadenza e l’esclusione degli associati;

j)             deliberare in ordine all’assunzione di personale dipendente o avvalersi di prestazioni autonome, esclusivamente nel limite necessario a garantire il regolare funzionamento dell’Associazione oppure occorrenti a qualificare o specializzare l’attività svolta;

k)            proporre all’Assemblea il conferimento di onorificenze e/o di cariche onorifiche ad associati o a terzi che abbiano acquisito particolari benemerenze nelle attività proprie dell’Associazione; ai non associati a favore dei quali è deliberato tale conferimento non spettano i diritti di cui all’art. 6, comma 3;

l)             istituire sedi operative, nominando il/i relativo/o responsabile/i, con potere di revoca.

 

Art. 15 Il Presidente

 

1. Il Presidente è il rappresentante legale dell’Associazione di fronte ai terzi, anche in giudizio. Egli è anche Presidente dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo.

2. Il Presidente viene eletto dal Consiglio Direttivo al suo interno, dura in carica tre anni ed è rieleggibile.

3. Egli convoca e presiede l’Assemblea e il Consiglio Direttivo.

4. Il Presidente in particolare:

a)    provvede all’esecuzione delle deliberazioni dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo;

b) è delegato a compiere tutti gli atti di ordinaria amministrazione dell’Associazione e in particolare aprire conti correnti bancari e postali e operare sugli stessi; compiere ordinarie operazioni finanziarie e bancarie; eseguire incassi di qualsiasi natura da qualsiasi ufficio, ente, persona fisica e giuridica, rilasciando quietanze; effettuare pagamenti di qualsiasi natura, ivi inclusi i pagamenti di salari e stipendi ai dipendenti.

Per le operazioni bancarie e finanziarie il Consiglio Direttivo può richiedere la firma abbinata di altro componente il Consiglio.

5. Al Presidente compete la tenuta dei rapporti con gli enti e le istituzioni presenti nel territorio.

6. In caso di urgenza può adottare, altresì, provvedimenti di competenza del Consiglio Direttivo, con l’obbligo di riferirne allo stesso nella prima riunione successiva.

7. Il Vice Presidente sostituisce il Presidente in caso di sua assenza o impedimento, in tutte le funzioni allo stesso attribuite.

 

Art. 16 Il Segretario ed il Tesoriere

 

1. Il Segretario ed il Tesoriere affiancano il Presidente nello svolgimento delle sue funzioni.

2. Al Segretario compete:

a)            la redazione dei verbali delle sedute dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo.

b)            curare la tempestività delle convocazioni dell’Assemblea e del Consiglio Direttivo;

c)            la redazione dei libri verbali nonché del libro degli associati e del registro dei volontari.

3. Al Tesoriere spetta il compito di:

a)            tenere ed aggiornare i libri contabili;

b)            predisporre il bilancio dell’Associazione.

 

Art. 17 Organo di Controllo

 

1. L’Organo di controllo, monocratico, è nominato qualora l’Assemblea lo ritenga opportuno o per obbligo normativo, ai sensi dell’art. 30, comma 2 del D.Lgs. n. 117/2017.

Il componente dell’Organo dura in carica tre anni, è rieleggibile e può essere scelto anche fra persone estranee all’Associazione, con riguardo della loro competenza, e deve essere scelto tra i revisori legali iscritti nell'apposito registro.

2. L’Organo di controllo:

vigila sull'osservanza della legge, dello statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione;

vigila sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile e sul suo concreto funzionamento;

esercita compiti di monitoraggio dell'osservanza delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

Il componente dell'Organo di controllo può in qualsiasi momento procedere ad atti di ispezione e di controllo e, a tal fine, può chiedere agli amministratori notizie sull'andamento delle operazioni sociali o su determinati affari.

3. Esso può esercitare inoltre, al superamento dei limiti di cui all’art. 31, comma 1 del D.Lgs. n. 117/2017, la revisione legale dei conti.

 

Art. 18 Libri sociali

 

1. L’Associazione deve tenere, a cura del Consiglio Direttivo, i seguenti libri:

-      libro degli associati;

-      registro dei volontari, che svolgono la loro attività in modo non occasionale;

-      libro delle adunanze e delle deliberazioni dell’Assemblea;

-      libro delle adunanze e delle deliberazioni del Consiglio Direttivo;

2. Il libro delle adunanze e delle deliberazioni degli eventuali altri organi associativi sono tenuti a cura dell’organo cui si riferiscono.

 

Art. 19 Risorse economiche

 

1. Le entrate dell’Associazione sono costituite, nel rispetto dei limiti previsti dall’art. 33 del D.Lgs. n. 117/2017, da:

a) quote associative;

b) erogazioni liberali di associati e terzi;

c) donazioni e lasciti testamentari;

d) entrate derivanti da attività di raccolta fondi;

e) contributi e apporti erogati da parte di amministrazioni pubbliche, compresi i rimborsi derivanti da convenzioni;

f) contributi di organismi pubblici di diritto internazionale;

g) rendite patrimoniali;

h) entrate da attività diverse, svolte in modalità secondaria e strumentale ai sensi dell’art. 6 del D.Lgs. n. 117/2017.

2. E’ vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale a fondatori, associati, lavoratori e collaboratori, amministratori ed altri componenti degli organi sociali, anche nel caso di recesso o di ogni altra ipotesi di scioglimento individuale del rapporto associativo.

3. Il patrimonio dell’Associazione, comprensivo di eventuali ricavi, proventi, entrate comunque denominate è utilizzato per lo svolgimento dell'attività statutaria ai fini dell'esclusivo perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale.

 

Art. 20 Esercizio finanziario

 

1. L’esercizio finanziario ha inizio il 1° gennaio e si chiude il 31 dicembre di ogni anno.

2. Al termine di ogni esercizio finanziario, il Consiglio Direttivo redige il bilancio consuntivo e l’eventuale preventivo che avrà cura di depositare presso la sede sociale, a disposizione degli associati, cinque giorni prima della data stabilita per l’Assemblea ordinaria annuale, unitamente alla relazione dei revisori, qualora nominati.

3. Dal bilancio devono risultare i beni, i contributi ed i lasciti ricevuti. Gli eventuali utili o avanzi di gestione, così come le componenti patrimoniali con essi conseguiti, non potranno essere distribuiti neppure in modo indiretto, ma dovranno essere devolute in attività, impianti ed incrementi patrimoniali finalizzati al raggiungimento degli scopi dell’Associazione.

 

Art. 21 Trasformazione, fusione, scissione, scioglimento o estinzione

 

1. La trasformazione, la fusione, la scissione, lo scioglimento o l’estinzione dell’Associazione è deliberato dall’Assemblea, secondo le modalità indicate dall’art. 11 comma 4 del presente Statuto.

2. L’Assemblea dovrà provvedere, se del caso, alla nomina di uno o più liquidatori, scegliendoli preferibilmente tra gli associati.

3. In caso di scioglimento dell’Associazione, tutte le risorse economiche che residuano dopo l’esaurimento della liquidazione non potranno essere divise tra gli associati, ma saranno devolute ad altro ente del terzo settore, previo parere positivo dell’Ufficio di cui all’art. 45 comma 1 del D. Lgs. n. 117/2017 allorquando istituito.

 

Art. 22 Disposizioni generali

 

Per quanto non previsto dal presente Statuto, dagli eventuali Regolamenti interni e dalle deliberazioni degli organi associativi, si applica quanto previsto dal Decreto Legislativo 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del terzo settore) e, in quanto compatibile, dalle norme del Codice Civile.

 

 

 

                                                                                                                      Il Presidente

 

 Maria Teresa Caccavale


a)      interventi e servizi sociali ai sensi dell'articolo 1, commi 1 e 2, della legge 8 novembre 2000, n. 328, e successive modificazioni, e interventi, servizi e prestazioni di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 104, e alla legge 22 giugno 2016, n. 112, e successive modificazioni;

 

 

 

 

martedì 5 aprile 2022

Presentazione del libro "Pensieri Reclusi e oltre" da parte degli autori

 

 Alcuni degli autori del libro, intervengono in questo video per esporre le tematiche e le emozioni che hanno portato alla realizzazione dei loro scritti individuali

 

martedì 29 marzo 2022

Dignità e reinserimento sociale. Quali carceri dopo l’emergenza? - Video

 

Per visualizare il Video integrale dell'evento  👈clicca qui

 

Evento organizzato in collaborazione con Conferenza Nazionale Volontariato e con la Città Metropolitana di Roma.

Con l'adesione del Coordinamento nazionale dei magistrati di sorveglianza Unione delle Camere penali italiane.

Registrazione video del dibattito dal titolo "Dignità e reinserimento sociale. Quali carceri dopo l’emergenza?", registrato a Roma martedì 29 marzo 2022 alle ore 10:20.

Dibattito organizzato da Conferenza dei Garanti Territoriali delle Persone Private della Libertà.

Sono intervenuti: Roberto Gualtieri (sindaco di Roma Capitale, Partito Democratico), Tiziana Biolghini
(consigliera delegata alle Politiche sociali della Città metropolitana di Roma Capitale), Stefano Anastasia (portavoce della Conferenza dei Garanti delle persone private della libertà), Ornella Favero (presidente della Conferenza Nazionale del Volontariato della Giustizia), Marta Cartabia (ministro della Giustizia), Gian Domenico Caiazza (presidente dell'Unione delle Camere Penali Italiane (UCPI)), Mauro Palma (presidente dell’Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale), Giovanni Pavarin (presidente del Tribunale di sorveglianza di Trieste), Giovanni Fiandaca (garante per la Tutela dei Diritti Fondamentali dei Detenuti della Regione Siciliana), Anna Rossomando (componente della Commissione Giustizia del Senato, Partito Democratico), Samuele Ciambriello (garante dei Detenuti della Regione Campania e membro dell'Associazione Nessuno Tocchi Caino), Rita Bernardini (presidente di Nessuno tocchi Caino - Spes contra Spem, consigliere generale del PRNTT), Franco Corleone (garante dei diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Udine), Bruno Mellano (garante dei diritti delle persone private della libertà personale della Regione Piemonte), Lorenzo Tardella (avvovato, collaboratore dell'associazione Antigone Onlus), Giuseppe Fanfani (garante dei Diritti dei detenuti della Regione Toscana), Franco Maisto (garante dei Diritti delle persone private della libertà personale del Comune di Milano).

Sono stati discussi i seguenti argomenti: Agenti Di Custodia, Carcere, Cartabia, Corte Costituzionale, Costituzione, Diritti Civili, Diritti Umani, Emergenza, Epidemie, Garante Detenuti, Garanzie, Giustizia, Magistratura, Ministeri, Minori, Parlamento, Penale, Politica, Procedura, Renoldi, Salute, Sanita', Tossicodipendenti.

venerdì 11 marzo 2022

PRESENTAZIONE PROGETTO "UN PALLONE PER LA LEGALITÀ" ROSETO DEGLI ABRUZZI

 

 

 

di Maria Teresa Caccavale

 Venerdì 4 marzo abbiamo presentato il progetto UN PALLONE PER LA LEGALITÀ agli studenti dell'lstituto di Istruzione Superiore V. Moretti di Roseto degli Abruzzi, insieme a Fabrizio Maiello e Martina Vallesi. Un progetto nato durante la pandemia, e pensato per poter aiutare i giovani ad uscire dal terribile vortice  delle emozioni negative causa  di tanti comportamenti insani, illegali ed a volte criminali. Abbiamo parlato di carcere, del tempo inutile della pena e dei suoi effetti devastanti su tutte le persone coinvolte, dalla vittima, al reo ed alle famiglie. Un sistema di rapporti basati sulla violenza e sulla prepotenza non può generare risultati positivi e lo stiamo sperimentando anche in questi giorni con il conflitto Ucraino/Russo. Il voler a tutti i costi esercitare un potere coercitivo sugli altri, soprattutto sui più fragili, ed è ciò che accade ancora tra i giovani... lo abbiamo percepito   anche durante l'incontro di oggi. Ragazzi con disagi familiari di diverso genere, il cui destino di futuri criminali potrebbe essere già segnato se la collettività non interviene. La paura, il disagio,     l'insofferenza, la noia, la mancanza di prospettive future e di significativi punti di riferimento da un lato, mentre dall'altro una curiosità, la voglia di apprendere cose nuove, di incontrarsi e di ritrovarsi. 

 


Fabrizio Maiello, il nostro goleador, li ha coinvolti e immobilizzati con la sua storia toccante di amicizia e di solidarietà con il suo amico Giovanni, durante gli anni trascorsi in OPG, e poi con i suoi famosi palleggi.Il pallone ha un effetto catartico  sulle persone perché rotolando le trascina come in una seduta ipnotica che ti fa uscire fuori dalla realtà. Vedere, al termine dell'incontro, gli studenti emozionati e con un atteggiamento meno arrogante e mi auguro anche più consapevole, è stata la più grande soddisfazione che ci ha ripagato per tutto l'impegno profuso nel progetto. I giovani sono il  futuro e pertanto è necessario investire molte risorse per offrire loro opportunità di crescita sana e pacifica. Le istituzioni tutte, dalla scuola alle amministrazioni  pubbliche centrali e periferiche e tutta la collettività, hanno l'obbligo di impegnarsi per tale obiettivo se si vuole rigenerare questa società malata. La vera guerra è questa e non possiamo perdere questa opportunità. I nostri motti sono "nessuno si salva da solo", "a ognuno spetta una seconda chance" e "perché lui e non io", così come ribadisce anche   Papa Francesco. Ringraziamo la Dirigente dell'Istituto Moretti per averci accolto con molto coraggio ed entusiasmo unitamente a tutti i docenti che hanno accompagnato i ragazzi, in particolare  il Prof. William Di Marco e la prof.Bernardina Ciafrè i quali si sono resi promotori di questo incontro. Presente anche  l'Assessore alla cultura del Comune di Roseto degli Abruzzi.

 

                                                                         Prof. Maria Teresa Caccavale
                                                            Presidente Associazione Happy Bridge
                                                                                    Ambasciatrice EPALE