domenica 6 dicembre 2015
mercoledì 28 ottobre 2015
LA LOTTA CONTINUA. di Sunjay Gookooluk
31 agosto 2015
ore 11:05
dal CIE di Ponte Galeria
LA LOTTA CONTINUA
La lotta continua: non
per distruggere il mondo, ma per cercare di tessere la rete della pace e
fratellanza nel mondo.
La lotta continua per
combattere l'oppressione, le guerre e la povertà nel mondo. In nome della
democrazia, appartenenza diversa o chicchessia molti fratelli si uccidono l'un
l'altro.
La lotta continua
affinché i potenti che hanno il potere, i cosiddetti G8, G11, G12, G20 (non
quelli della casa circondariale di Rebibbia!), i capi degli stati ricchi e
potenti contribuiscano reciprocamente a distruggere i propri arsenali, le armi
nucleari, atomiche e inizino ad innalzare la propria bandiera in alto in cielo
libero per la pace e sopratutto per la libertà.
La pace è possibile, ecco
perchè la lotta deve continuare: per costruire un domani migliore e lasciare in
eredità alle nuove generazioni un mondo sempre più armonioso, pacifico e
umanitario...
La lotta continua perchè
non vogliamo più vedere i bambini malnutriti o i bambini soldato e sopratutto
non vogliamo vedere gli uni armati contro gli altri in una guerra infinita che
ha un solo obiettivo: distruzione.
La lotta continua
affinchè tutti gli stati, dal primo all'ultimo, contribuiscano attivamente ad
eliminare i propri arsenali o armamenti con cui, pigiando un bottone,
potrebbero far ritornare il nostro unico paradiso terrestre all'era glaciale.
La guerra è un male, non
possiamo più tollerare la vista di arti mutilati, corpi a pezzi di donne,
bambini, vecchi e guerrieri caduti.
A che serve innalzare le
barriere e armare la nostra terra? Sono solo cose che causano divisione. La
strada della pace sarà dura, ma non è impossibile. Ecco perchè la lotta deve
continuare: per vedere tutti, nel proprio piccolo o grande, contribuire ad
abbattere le barriere, ad eliminare gli arsenali, a cercare l'unione mondiale
tra fratelli e sorelle.
La vita è troppo breve ed
è troppo preziosa per autoeliminarsi e distruggere il nostro paradiso.
Il mio appello finisce
qui, potrei continuare ancora ed ancora, ma per adesso il mio desiderio o
utopia termina qui con un altro appello.
Fratelli e sorelle,
riprendete le armi e ognuno con la propria coscienza: lo getti e si avvicini ad
abbracciare il fratello, oppure le usi per autoeliminarsi e distruggere il
nostro unico paradiso che è questa preziosa terra.
La lotta continua, ma
spero e auguro che possiamo lasciare in eredità un domani migliore e un mondo
migliore, che pace e amore possano regnare ovunque e che continui la nostra
lotta per amore e non per creare nemici.
PERCORSI DI ISTRUZIONE NEL CARCERE DI REBIBBIA - ANNO 2015
PERCORSI DI ISTRUZIONE NEL CARCERE DI REBIBBIA
(aggiornato al 2015)
All’interno del
Carcere di Rebibbia sono presenti diversi corsi di istruzione, a partire dai
corsi di I e II livello , nonché corsi di istruzione UNIVERSITARI.
Nonostante i disagi e le difficoltà, la scuola costituisce un
importante punto di riferimento per i detenuti, tanto da accogliere più di un
terzo della popolazione detenuta.
Il punto di forza dei corsi scolastici
pubblici è rappresentato dalla continuità con cui vengono svolti, a differenza
di altri corsi regionali o provinciali di natura strettamente professionale ed
occasionale che vengono svolti all’interno del carcere.
Ciò nonostante, scarsa
è la sensibilità degli operatori che entrano in contatto con tale realtà: dai Dirigenti scolastici agli
operatori penitenziari e, per tale ragione, enorme è lo sforzo che gli
insegnanti sopportano per svolgere adeguatamente la loro funzione:disagi
strutturali, carenza di materiale
didattico, disagi psicologici .
Il ruolo ibrido ed incompreso dei docenti è oggi
ancora una realtà. Nonostante la innegabile rilevanza giuridica attribuita
all’Istruzione, quale strumento per il trattamento dei detenuti, nella pratica
si ravvisano comportamenti ostativi e contraddittori a tale funzione.
L’ignoranza non fa che incrementare i reati e pertanto l’istruzione è
uno strumento indispensabile per la lotta contro il crimine.
Sebbene nel 2012 sia stato
sottoscritto un protocollo di intesa tra il Ministero dell’istruzione ed il
Ministero di Giustizia, per la definizione degli obiettivi e ruoli , non si
riesce a sviluppare un dialogo costruttivo tra i diversi operatori.
Inoltre la riforma dell’istruzione adulti, con l’avvento dei CPIA ha
ulteriormente complicato la già difficile situazione in cui versa l’istruzione
in carcere, proponendo schemi e modelli inapplicabili per gli adulti ristretti,
tenuto conto altresì della rigidità delle strutture carcerarie.
L’Istruzione all’interno del carcere non può rispondere alle stesse
logiche dell’istruzione all’esterno, in
relazione alla specificità per il diverso fine a cui è preposta, ad esempio
riguardo ai limiti numerici imposti per la formazione delle classi, o ai programmi da svolgere.
Ogni anno invece ci si trova alle prese con i numeri per la formazione
delle classi, e sebbene siano previste deroghe in tal senso, le stesse vengono
disattese dagli Uffici scolastici regionali.
Auspichiamo che quanto prima ci possa essere una autonoma
regolamentazione dell’Istruzione nel Carcere, scevra da pregiudizi e da
atteggiamenti paradossali.
venerdì 22 maggio 2015
Musica antica e riflessioni di un santo contemporaneo
Associazione "Happy Bridge" presenta
Musica antica e riflessioni di un santo contemporaneo
La
musica è un potente strumento per trasmettere alcuni messaggi di alto valore etico
– esistenziale, per mezzo di un linguaggio universalmente riconosciuto da
tutti; un linguaggio che, attraverso una serie di vibrazioni, crea uno stato di
benessere interiore ed eleva il livello di coscienza individuale e collettivo.
Tali
rappresentazioni offrono al pubblico anche momenti di riflessione sulla
fragilità umana al fine di indurre le persone ad assumere comportamenti più
tolleranti e compassionevoli nei confronti di chi ha avuto una vita più
disagiata.
A tal fine
la nostra Associazione organizza ormai da diverso tempo eventi musicali
di vario genere (Una giornata diversa tra
amici diversi, Lo straniero, Primavera in musica,ecc), ottenendo forti
consensi, anche in accordo con il progetto scolastico “ La musica rende
liberi”, dell’Istituto di Istruzione Superiore Von Neumann.
Questo evento in particolare, prevede la rappresentazione di musica sacra dei grandi compositori del
1700 quali sono stati Vivaldi e Mozart, con brani contraddistinti per la loro
semplicità ed immediatezza di fruizione, dal contenuto profondo legato al tema
del dolore per la morte e la gioia della resurrezione.
Con la direzione del Maestro Angelo Coccia, i brani classici saranno eseguiti da: "LA NOVA AMADEUS CHAMBER ORCHESTRA", composta da musicisti di alto valore e dalle voci di Roberta De Nicola e Silvia Pasini.
Vengono
altresì espressi messaggi di fratellanza, di tolleranza e di perdono attraverso
i messaggi del Santo Giovanni Paolo II, e, soprattutto il messaggio di non
perdere mai la speranza di poter migliorare la propria vita.
Ringraziamo per questo anche il nostro
Santo Padre Francesco che esorta a non farci “ rubare” la speranza.
Un
ringraziamento sincero a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione
di questa giornata a favore della popolazione dei detenuti della Casa
Circondariale di Rebibbia.
Il Presidente dell’Associazione Happy
Bridge
Dott.Prof.Maria Teresa Caccavale
postmaster@happybridge.net
mercoledì 25 febbraio 2015
PROGETTO "BAMBINI" A REBIBBIA
OPUSCOLO PER I BAMBINI REALIZZATO A REBIBBIA
Per il progetto " Bambini" l'Associazione "Happy Bridge" insieme ai detenuti ha realizzato un opuscolo da donare, unitamente ad altri oggetti, ai figli dei detenuti in occasione delle festività natalizie.L'opuscolo è stato dedicato alla memoria di Leda Colombini che ha sostenuto la lotta per il diritto alla maternità in carcere.
mercoledì 18 febbraio 2015
Spettacolo dei "LADRI DI CARROZZELLE" - Una giornata diversa tra amici "diversi"
UNA GIORNATA DIVERSA TRA AMICI DIVERSI - 17 Febbraio 2015
Grazie al gruppo LADRI DI
CARROZZELLE che ha accolto il nostro invito.E’ stato un onore averli ospitati
nella Casa di Reclusione.Sono stati fantastici LADRI sia per le rappresentazioni musicali sia per l’energia che
hanno trasmesso alla platea dei partecipanti.
E apprezziamo il progetto che portano
avanti con grande impegno.
La DIVERSITA’come risorsa e la MUSICA
che libera dalle diversità o che unisce nelle diversità.
Questo è lo spirito che unisce il
nostro progetto “La Musica che rende liberi” con quello del Gruppo LADRI DI
CARROZZELLE.
Hanno dimostrato che la diversità
può essere una risorsa e non un problema, se si impara a gestirla.
Anche in tale contesto la musica
può essere un veicolo importante per ritrovare il proprio spazio interiore,
sviluppando il senso di aggregazione e producendo vibrazioni
che arrivano al cuore. Il linguaggio musicale è universale, appartiene
all’uomo, ed è al di sopra delle diversità. Quando ascoltiamo la musica
percepiamo delle vibrazioni e siamo pervasi da un senso di beatitudine che ci
eleva nello spirito.Il nostro obiettivo è quello di proporre spettacoli
all’interno delle Carceri,
lasciando messaggi positivi e aiutando
le persone ristrette a sentirsi libere ovunque.
Per anni l’uomo non ha saputo
affrontare le diversità, per paura, commettendo gravi crimini.
Oggi, possiamo dire che
l’Occidente ha raggiunto un sufficiente grado di civiltà per accettare le
diversità di razza, di religione, di sesso, di stato sociale, ecc, per cui .non
permettiamo alle fobie di risucchiarci e di rinchiuderci nell’ individualismo
sfrenato e nell’indifferenza.
"ALLADIN INSANE" Cover della famosa star David Bowie
venerdì 16 gennaio 2015
Poesie di Carla Zulian
ANTICA NOSTALGIA
I
E il sole
scende in stanco movimento,
tra nubi rosse
e il loro moto lento.
Uomini e
bestie al nido fan ritorno,
quivi
aspettando un altro nuovo giorno.
Pasto frugale,
ma di antico gusto
e poi il
riposo, meritato e giusto.
Or la natura
silenziosa dorme
e il buio
copre tutte le sue forme!
II
L’alba
ritorna, a passi suoi felpati.
Si sveglia il
mondo: mari, monti e prati!
Ognuno sa qual
compito è da fare
e il mondo va:
nessun lo può fermare.
Cantan in
ciel, col loro verso strano,
piume leggere,
e volano lontano!
L’uomo fatica
in campo ore e ore:
il pane si
conquista col sudore.
III
Il ciclo della
vita si ripete,
dopo
l’attività c’è infin la quiete.
Volano
pipistrelli su nel cielo,
occhieggia la
civetta sopra il melo;
e il gufo
grigio adesso si risveglia;
la madre, in
ansia, il suo piccino veglia.
Si chiudon
tutti i fiori nelle aiuole,
sperando nella
pioggia e poi nel sole.
I V
è un grande
faro per il mondo intero.
Stelle lucenti:
fascino sublime
per i poeti,
con le loro rime.
Arriva il
sonno per la stanca gente:
avvolge tutto
il corpo e poi la mente.
E la natura
dorme silenziosa:
il buio la
ricopre e si riposa!
CARLA
ZULIAN
VOLTI
I
Cercare, tra la folla,
volti che non trovi
e vedere solo volti
insignificanti,
magari più belli di quelli a
noi noti,
ma volti nuovi!
II
Fissare, nella mente,
un volto niente affatto
indifferente,
e non trovarlo mai più nelle
vie,
nelle contrade, nelle osterie!
III
La vita è come un lungo treno,
di volti, di volti, di volti:
essi, intorno a noi,
fanno larghi girotondi
e, ogni tanto, capita di
rivedere
un volto che, in antico,
ci aveva fatto piacere !
IV
Ma molti volti rimangon nel
mistero,
perché agognati,
sognati, desiderati,
sono rimasti solo un ricordo,
solo un pensiero!
CARLA ZULIAN
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