ANTICA NOSTALGIA
I
E il sole
scende in stanco movimento,
tra nubi rosse
e il loro moto lento.
Uomini e
bestie al nido fan ritorno,
quivi
aspettando un altro nuovo giorno.
Pasto frugale,
ma di antico gusto
e poi il
riposo, meritato e giusto.
Or la natura
silenziosa dorme
e il buio
copre tutte le sue forme!
II
L’alba
ritorna, a passi suoi felpati.
Si sveglia il
mondo: mari, monti e prati!
Ognuno sa qual
compito è da fare
e il mondo va:
nessun lo può fermare.
Cantan in
ciel, col loro verso strano,
piume leggere,
e volano lontano!
L’uomo fatica
in campo ore e ore:
il pane si
conquista col sudore.
III
Il ciclo della
vita si ripete,
dopo
l’attività c’è infin la quiete.
Volano
pipistrelli su nel cielo,
occhieggia la
civetta sopra il melo;
e il gufo
grigio adesso si risveglia;
la madre, in
ansia, il suo piccino veglia.
Si chiudon
tutti i fiori nelle aiuole,
sperando nella
pioggia e poi nel sole.
I V
è un grande
faro per il mondo intero.
Stelle lucenti:
fascino sublime
per i poeti,
con le loro rime.
Arriva il
sonno per la stanca gente:
avvolge tutto
il corpo e poi la mente.
E la natura
dorme silenziosa:
il buio la
ricopre e si riposa!
CARLA
ZULIAN
VOLTI
I
Cercare, tra la folla,
volti che non trovi
e vedere solo volti
insignificanti,
magari più belli di quelli a
noi noti,
ma volti nuovi!
II
Fissare, nella mente,
un volto niente affatto
indifferente,
e non trovarlo mai più nelle
vie,
nelle contrade, nelle osterie!
III
La vita è come un lungo treno,
di volti, di volti, di volti:
essi, intorno a noi,
fanno larghi girotondi
e, ogni tanto, capita di
rivedere
un volto che, in antico,
ci aveva fatto piacere !
IV
Ma molti volti rimangon nel
mistero,
perché agognati,
sognati, desiderati,
sono rimasti solo un ricordo,
solo un pensiero!
CARLA ZULIAN
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