martedì 13 agosto 2024

LA GRAVE SITUAZIONE DELLE CARCERI ITALIANE

Si riportano alcuni articoli sulla grave situazione delle carceri italiane, in particolare sul sovraffollamento e sui suicidi in aumento.

 

 

    Nicola Marfisi / Agf - Il carcere Beccaria a Milano

 

I nomi (e le storie) dei 65 detenuti che si sono suicidati in carcere quest'anno

AGI - Si sono impiccati quasi tutti, chi col laccio dei pantaloni, chi con le lenzuola, chi con una corda. Qualcuno si è soffocato con un sacchetto di plastica, qualche altro riempiendosi i polmoni di gas o altre sostanze. A volte in cella non erano soli, c'erano dei compagni. A volte non sono morti subito, gli agenti della penitenziaria hanno provato a rianimarli. Età media 37 anni, più stranieri che italiani. Reati dall'omicidio al piccolo spaccio, tanti con dipendenza dalla droga, diversi con sofferenze psichiatriche. Ecco i 65 uomini e donne che si sono tolti la vita nelle carceri italiani dal primo gennaio 2024. Nel 2022 alla fine se ne erano contati 85, mai così tanti. Non di tutti sono noti nomi e cognomi, della maggior parte i sindacati penitenziari, che a loro volta registrano sette suicidi di agenti in questo anno, hanno diffuso, assieme ad associazioni, garanti e legali, minimi brandelli delle loro storie.

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lunedì 12 agosto 2024

LA MIA INTERVISTA SULL'IMPORTANZA DELL'ISTRUZIONE IN CARCERE

 

 Per vedere l'intervista, fai click qui

👇

👉 https://www.youtube.com/watch?app=desktop&v=KNCC31QsHEQ&sfnsn=scwspwa👈

 




DECRETO NORDIO SULLE CARCERI, APPROVATO IN GAZZETTA UFFICIALE

Approvato il decreto NORDIO sulle carceri e pubblicato in gazzetta ufficiale. Di seguito, il testo completo:

L' ALTALENA - INTERVISTA DI REGIONAL RADIO SULLE STORIE E SUI LABORATORI DI SCRITTURA IN CARCERE

 Un programma radiofonico di Antonio Fresa in cui si parla dell'ultimo libro: "DONNE NEL TEMPO E OLTRE IL TEMPO" che riporta tante storie scritte dai detenuti attraverso i laboratori di srittura in carcere

 


 Per ascoltare l'intervista, fai click su questo link

         👉https://www.youtube.com/watch?v=1lc0lj3x8WE&feature=youtu.be&themeRefresh=1👈




sabato 23 marzo 2024

PRESIDIO A REBIBBIA PER DIRE BASTA AI SUICIDI IN CARCERE


 



Sabato 23 marzo a Rebibbia il Presidio, per dire BASTA AI SUICIDI IN CARCERE e per chiedere con forza una riforma del sistema penitenziario italiano che porti alla luce l'art.27 della costituzione.Il carcere così come è organizzato, con le scarse risorse umane e con le carenze strutturali non è in grado di rieducare nessuno, anzi è una scuola di criminalità soprattutto per i più giovani.Le persone che si sono suicidate(e che si suicidano) erano persone fragili non abili a sostenere la solitudine e la assenza di futuro e di speranza, persone senza famiglia e senza sostegno economico e psicologico.Persone e non numeri.

 

Purtroppo in queste condizioni i numeri dei suicidi, già 29 da inizio anno(compresi 3 agenti della Polizia penitenziaria), un suicidio ogni due giorni,saranno destinati ad aumentare e nessuno pagherà per la sottrazione di queste vite, così come molti non pagheranno mai per i crimini occulti commessi.E' un momento difficile per tutti, soprattutto per chi crede ancora nel rispetto della vita , della democrazia, dei diritti umani , nell'equità sociale e tanto altro, e conseguentemente è difficile anche per chi crede  nel dovere e volere difendere tutto ciò, e combattere contro l'indifferenza politica e sociale.



 

 Clicca qui per guardare il video dell'intervento        Intervento Maria Teresa Caccavale


Grazie a tutti coloro che hanno partecipato, che ci hanno messo la faccia, molti con il cuore e con la mente perché fisicamente impossibilitati. Grazie a Carlo Testini, responsabile Arci di Roma e Denise Amerini Dirigente CGIL Roma , all'avv. Alessandro Costa, a Claudio Leone, agli associati  di Happy Bridge e di Sbarre di Zucchero, ai simpatizzanti, alle Forze dell'Ordine presenti in modo discreto.
 

Basta ai suicidi in carcere.

 

 

#associazionehappybridge

#associazionesbarredizucchero

#suicidiincarcere

#carcereecultura

#scuolaincarcere

martedì 19 marzo 2024

POZZUOLI - FILM "VIA CRUCIS" PROIETTATO ALL'INTERNO DEL CARCERE FEMMINILE


Articolo tratto dalla rivista ExPartibus del 19 Marzo 2024

 

La prima sperimentazione sociale e culturale di Fabbrica Wojtyla all'interno delle carceri.

 

'Via Crucis - Il Film' è una sperimentazione sociale e culturale che si apre alle comunità di detenzione.
Prima applicazione di Ethical Movie, il cinema etico, nuovo format cinematografico della giovane start up innovativa a vocazione sociale casertana FW Produzioni all'interno delle case circondariali realizzato in collaborazione con ALI della Mente e progettato nell'ambito del convegno cinematografico 'Il Cinema nel Sacro' con il contributo di Film Commission Regione Campania.
La prima proiezione cinematografica prende avvio martedì 19 marzo presso la Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli, organizzata da ALI della Mente e Fabbrica Wojtyla in collaborazione con il CPIA Napoli Provincia 1 e con l'Associazione Happy Bridge ODV, che da anni porta avanti progetti culturali
all'interno delle carceri italiane.



 Interamente girato nel borgo medievale di Caserta vecchia, 'Via Crucis - Il Film' è un dialogo approfondito con il testo iconico capace di affrontare i grandi temi etici in chiave contemporanea proiettati in modo inedito verso il futuro.
Il film ha come obiettivo quello di promuovere uno spazio critico su tematiche umane attraverso la figura di Gesù Cristo, rilevando ed identificando sentimenti e emozioni che pervadono l'essere umano durante la
vita: la sofferenza, la tentazione, la paura, il dolore.

I giovani artisti di Fabbrica Wojtyla affermano:

L'intento è sottolineare come il dolore e la sofferenza spesso siano vie ineludibili per arrivare allaresurrezione in vita, al cambiamento e alla pace interiore, al perdono e alla misericordia, abbandonando sentimenti di odio, rancore e vendetta.
L'autore e regista Patrizio Ranieri Ciu aggiunge:
'Via Crucis' non è un film collocabile in una specifica categoria espressiva, ma una creazione originale che, in sé, rappresenta una nuova forma d'arte: la Cine-etica.
Il recupero della 'dimensione uomo' in un mondo sempre più indifferente privato della profondità del sentimento umano.
Il film integra livelli espressivi eterogenei, dalla musica al teatro, dalla poesia alla filosofia, dall'arte figurativa all'obiettivo della macchina da presa.

L'uomo è dunque il fulcro del film che sottolinea come il dolore e la sofferenza spesso siano vie ineludibili per arrivare alla resurrezione in vita, al cambiamento e alla pace interiore, al perdono e alla misericordia, abbandonando sentimenti di odio, rancore, vendetta e quanto altro.
'Via Crucis - Il Film' pone al centro il ruolo fondamentale della donna per l'umanità: da qui la decisione di affrontare con le detenute delle carceri la nuova visione esistenziale di Fabbrica Wojtyla che, nelle parole di Papa Francesco, ha assunto un ruolo etico di Promotrice di Fraternità.
 

Grazie alle argomentazioni di forte impatto sociale e al trattamento di tematiche attuali, il progetto 'Incontro al Carcere' ha lo scopo di utilizzare il forte potere evocativo del cinema inteso come intenso momento di confronto, di aggregazione, di educazione e socialità.
Con la proiezione del film si eliminano tutte le divisioni e le barriere che si generano all'interno del mondo carcerario, perché il cinema e l'arte possono essere uno strumento di aiuto per la trasformazione del tempo del carcere in un percorso di riflessione e cambiamento che può avvenire attraverso la cultura.

Fabbrica Wojtyla cura infatti il dibattito finale tra gli attori interpreti della pellicola e le detenute sulle emozioni e sulle riflessioni suscitate dal film, parte fondamentale del progetto che consente di elaborare nei luoghi di costrizione un vissuto di detenzione capace di avviare, in connessione con il confronto
naturale del film, un processo di assunzione di responsabilità della propria esistenza.