domenica 11 luglio 2021

INTERVISTA A FABRIZIO MAIELLO SULLA TANTO ATTESA ITALIA - INGHILTERRA DELL' 11 LUGLIO 2021

 

Dai “sacri riti” scaramantici al “voto” in caso di augurata vittoria.

 




Il nostro grande Fabrizio Maiello, noto per le sue famose acrobazie e palleggi con oggetti di ogni genere (in particolare frutta e ortaggi - Fabrizio Foodball), ci risponde a qualche domanda sulla grande partita finale di questa sera tra Italia e Inghilterra. Come molti di voi già sapete, Fabrizio ha una storia molto particolare. Da ex promessa del Monza che gli valse il soprannome di “piccolo Maradona”, si è ritrovato a sopravvivere al carcere e in particolare all’OPG. La sua resilienza e voglia di riscatto sono il frutto del suo amore per il calcio e di una forte amicizia con il suo compagno di cella Giovanni. Con lui abbiamo intrapreso il progetto “Un pallone per la legalità” che porteremo nelle scuole italiane. Si rimanda al blog di Happy Bridge per la storia di Fabrizio e per il progetto. 

 


- Fabrizio sei o sei mai stato scaramantico prima di una partita? Hai mai avuto dei “sacri riti”?


Certamente la scaramanzia nel calcio esiste ed è molto sentita dalla maggior parte dei calciatori, dalla squadra, all'interno degli spogliatoi e sul campo di gioco oltre, naturalmente, tra i tifosi sugli spalti e a casa davanti alla tv.
Io ero molto scaramantico già da giovane calciatore. Ricordo che un attimo prima di scendere in campo tenevo stretti in mano tre granelli di sale grosso che facevo cadere a terra appena mettevo i piedi sul terreno di gioco. Anche in carcere e soprattutto nell’OPG di Reggio Emilia, la mia "scaramanzia calcistica" legata alla mia passione per il calcio è andata avanti da dietro le sbarre di una cella.
Lì il  mio "sacro rito" di ogni domenica di campionato prima di collegarmi con la radiolina a “Tutto il calcio” minuto per minuto, era socchiudere il cancello e il blindo (perché mi trovavo in una sezione aperta), stendermi sulla branda sotto il poster del mio unico e vero idolo Diego Armando Maradona e poi fischiare con un fischietto da arbitro (regalatomi dagli amici della Uisp) il fischio d'inizio e il triplice fischio finale, oltre naturalmente i fischi di gioia legati ai goal del mio Napoli.
La scaramanzia - in questi casi - sconsiglia vivamente di esporsi a pronostici oltretutto pubblici, ma mi prenderò il rischio di farlo e lo farò, perché credo che sia un po' come avere il coraggio di tirare il calcio di rigore decisivo che ha tirato il nostro Giorgigno contro la Spagna. E poi voglio soprattutto credere che questa sera porti fortuna ai nostri Azzurri. Anche questa per me si potrebbe chiamare scaramanzia al contrario! 

 




- Come tiferai questa sera per l’Italia?

Questa sera anch'io tiferò per la nostra Nazionale davanti alla TV, lo farò da ex sportivo, ma anche e soprattutto come un attuale "sportivo sociale" a favore sempre e solo della legalità e della libertà.
Per cui tiferò come qualsiasi altro tifoso italiano contento e felice dal punto di vista prettamente sportivo se dovesse arrivare questa prestigiosa vittoria dei nostri Azzurri. Tiferò anche alla resilienza e al coraggio che l’Italia ha saputo dimostrare al mondo intero nell'affrontare la pandemia che ci ha colpiti duramente e quasi abbattuto ma mai vinti definitivamente.
Nella partita di questa sera ci saranno davvero un insieme di emozioni e tutti, da tifosi nelle nostre case e nelle piazze, dobbiamo tirare fuori il meglio di noi, cioè il meglio della nostra bella Italia.




- Qualche pronostico su come andrà? Secondo te si arriverà ai rigori?

Il mio pronostico. L' Italia, razionalmente parlando, non parte da favorita.  L'Inghilterra è una squadra già molto forte di suo, sia dal punto di vista tecnico che tattico, ma soprattutto, anche dal punto di vista fisico. In aggiunta, parte avvantaggiata, giocando in casa in uno stadio pieno di tifosi inglesi. Questo lo farà pesare non poco. Comunque, detto tutto ciò, il cuore e anche la mia testa mi dicono che vinceremo noi e per farlo ci basteranno i classici 90 minuti. Credo che difficilmente questa partita andrà a finire ai tempi supplementari e ancora meno ai rigori. In ogni caso stasera ci sarà da soffrire tantissimo e maledettamente ma - a mio modesto avviso - per un tempo minore di quello della semifinale contro la Spagna.
Se al triplice fischio finale dell'arbitro la vittoria dei nostri Azzurri sarà, io la vedrò e la vorrei immaginare come un volano per continuare nel mio impiego sociale attraverso il pallone e attraverso lo sport. Se la nostra squadra diventerà campionessa d'Europa sarà per me un ulteriore sprono a portare con ancora più forza ed energia il mio impegno sociale attraverso il calcio, il quale è stato la mia vita e la mia resurrezione. Per cui mi piacerebbe davvero tanto, nel caso dell’augurato esito positivo, poter festeggiare insieme a tutti i giovani che incontreremo tra qualche mese nelle scuole grazie al bellissimo progetto della nostra amica Maria Teresa Caccavale “Un pallone per la legalità” che ha lo scopo di prevenire la criminalità tra i giovani ed il rispetto della legalità proprio  attraverso i sani principi di uno sport popolare come il calcio.  Sono sicuro che sulle ali di questo Campionato europeo molti più ragazzi sarebbero propensi ad ascoltare le mie parole e quelle dei nostri cari amici coinvolti nel progetto, tra i quali anche Antonella Leardi madre di Ciro Esposito morto a causa della tifoseria incontrollata.  Abbiamo da insegnare moltissimo soprattutto ai più giovani anche dal punto di vista umano e sociale.

 



- Nel caso dell’augurata vittoria dell’Italia, come festeggerai?

Cari amici, alla faccia della scaramanzia, vi lascio con una promessa e un mio piccolo "voto":  Se al triplice fischio finale saremo davvero noi i Campioni d'Europa, io uscirò di casa per festeggiare con il mio pallone e palleggerò per le strade del paese fino ad arrivare nella piazza della Chiesa. Forza Italia e che la Madonna ci accompagni alla vittoria!

 

A cura di Maria Sole Lupi 









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