Presentiamo il libro "PASSO DOPO PASSO"
L’atto del camminare. Un gesto così semplice, così quotidiano, eppure intriso di un’eco millenaria, capace di risuonare nelle profondità dell’animo umano Questo volume, frutto della collaborazione tra le menti creative che si celano dietro i laboratori di scrittura guidati da me e da Suor Rita Del Grosso, si configura come un’esplorazione polifonica e caleidoscopica del concetto di "cammino". Non si tratta, qui, di una semplice raccolta di resoconti di viaggi fisici, ma di un’immersione profonda nell'archetipo del percorso come metafora dell'esistenza umana. L’opera, nata dall'urgenza di condividere esperienze personali e collettive, si inserisce in un contesto di rinnovato interesse per il tema, non a caso sottolineato dall'appello di Papa Francesco a divenire "pellegrini in cammino per portare pace e speranza nel mondo".
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La scelta di questo
tema, lungi dall'essere casuale, affonda le proprie radici in una comprensione
sempre più nitida della condizione umana: un perpetuo stato di movimento, di
ricerca, di transizione. L'essere umano, in fondo, non è che un viandante che
si interroga sul significato del suo percorso, un naufrago in cerca di una
terra promessa, un'anima desiderosa di trascendere i propri limiti. Da questa
consapevolezza emerge la necessità di un'antologia che, attraverso le voci
molteplici di autori provenienti da ambiti ed esperienze eterogenei, offra un
quadro articolato e stimolante sulla natura del cammino.
Il cuore pulsante di
questo libro è rappresentato dalla varietà di prospettive offerte. Si passa
dalle narrazioni di celebri pellegrinaggi, come il Cammino di Santiago e quello
di San Francesco, a racconti di viaggi interiori, spesso intrapresi in contesti
di estrema difficoltà, come il carcere. Le storie dei detenuti, in particolare,
ci svelano come il cammino possa assumere forme inaspettate, come la ricerca
della redenzione e della riabilitazione in spazi angusti e limitati. L’amore
familiare, la fede, la speranza e l’incontro con Dio, si rivelano come forze
propulsive che conducono al rinnovamento.
L'approccio spirituale,
in questo contesto, non è visto come un'opzione esoterica, bensì come
un'esigenza profonda, un bisogno di orientamento in un'esistenza che spesso
appare labirintica. . Le grandi tradizioni spirituali, dal pellegrinaggio dei
fedeli verso luoghi sacri al cammino interiore verso la conoscenza di sé, ci
mostrano come l’atto del camminare possa essere elevato a pratica di
purificazione, di trasformazione, di riconnessione con il sacro. Il cammino, in
questo senso, diviene via crucis e via lucis, percorso di
penitenza e al tempo stesso di illuminazione, di discesa negli abissi
dell'anima e di ascesa verso vette spirituali.
Il
cammino, in tal senso, diviene metafora dell'incontro con il sé autentico, con
la propria parte divina, un processo di auto-trascendenza che si realizza
attraverso un percorso di consapevolezza e di continua evoluzione. In questa
prospettiva, l'atto stesso di camminare assume una valenza sacra,
un'opportunità per riscoprire il senso profondo della propria esistenza, un
modo per svelare la verità che si cela nel cuore dell'essere.
Il libro, tuttavia, non
si limita all'indagine teoretica e spirituale del cammino. Le storie di
migranti che intraprendono viaggi impervi per sfuggire a condizioni di vita
insostenibili ci riportano bruscamente alla realtà concreta, alle sofferenze e
alle difficoltà del vivere. In questi racconti, il cammino non è più una scelta
volontaria, ma un'esigenza impellente, una forma di resistenza alla disperazione,
un atto di coraggio che dimostra la resilienza dello spirito umano. Le loro
voci ci ricordano che l’esperienza del cammino è un’esperienza condivisa, che
unisce persone diverse in un destino comune. Attraverso le narrazioni di tutti
questi "viaggiatori", impariamo che la meta non è solo un luogo
fisico, ma anche e soprattutto uno stato interiore.
"Il cammin di
nostra vita", come lo definisce Dante, è un percorso che ci trasforma, che
ci obbliga a misurarci con le nostre paure e i nostri limiti, che ci spinge a
superare le nostre pigrizie. Non è un caso che, durante il cammino, spesso ci
sentiamo cambiati, più consapevoli, più liberi, più in sintonia con il mondo.
Ciò ci svela la “magia del cammino”, una dinamica trasformativa che ci conduce
verso un’esistenza più autentica. L'atto stesso di liberare i pesi fisici e
psichici, di viaggiare leggeri, di osservare il mondo, di ascoltare il silenzio
della natura, ci aiuta a riscoprire le cose semplici della vita.
Da un punto di vista
filosofico, il cammino si configura come un logos in movimento, un
dialogo costante tra il soggetto e il mondo. Non è un caso che i grandi
pensatori del passato, da Eraclito con il suo panta rei al viandante
nietzschiano, abbiano fatto del movimento e della ricerca un elemento cardine
della loro riflessione. Camminare è un atto che ci riporta alla nostra
condizione di essere-nel-mondo, di esseri finiti e limitati, ma al
contempo dotati di una capacità inesauribile di trascendere i nostri confini.
Ogni passo, allora, diviene una domanda, una ricerca di senso, un tentativo di
cogliere l'inafferrabile essenza della nostra esistenza.
In definitiva, questo
libro è un invito a intraprendere un cammino – che sia esso fisico, spirituale,
interiore – un percorso che ci condurrà verso una maggiore comprensione di noi
stessi e del mondo che ci circonda. Attraverso le testimonianze di chi ha
scelto di condividere la sua esperienza, impariamo che non siamo soli nel
nostro cammino, che siamo tutti viandanti in cerca di un significato, tutti pellegrini
verso una méta che, spesso, si rivela essere un nuovo punto di partenza.
L'antologia si offre,
pertanto, come uno strumento di riflessione e di crescita personale. Non si
tratta, qui, di trovare delle risposte definitive, ma di alimentare il nostro
desiderio di ricerca, di non aver paura di interrogarci sul senso del nostro
cammino. Ciò che conta, alla fine, non è la meta, ma il processo, il cammino
stesso. È durante il percorso che ci sveliamo a noi stessi, che impariamo ad
amare la vita in tutta la sua complessità, che ci liberiamo dalle catene che ci
imprigionano. Questo libro è un invito a “camminare la propria vita”
consapevolmente, con coraggio, con speranza e, soprattutto, con gratitudine.
Maria Teresa Caccavale
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