giovedì 17 gennaio 2019

"Sarà Presente L'Autore" - Esperienze di laboratori culturali nelle carceri del Lazio

Sarà presente l'autore



17 gennaio alle ore 15:30 




Due giornate dedicate alle esperienze dei Laboratori culturali nelle Carceri del Lazio.L’evento,organizzato dal Garante Regionale Dott.Stefano Anastasia e dal suo Staff, presso la sede WEGIL della Regione Lazio in Roma Largo Ascianghi,5.Presenti alcuni rappresentanti delle Istituzioni, lo scrittore Edoardo Albinati, alcuni gruppi di studenti delle scuole superiori , docenti e volontari del terzo settore. Molte le Associazioni che hanno aderito all'evento e che hanno mostrato i lavori condotti all'interno delle diverse sedi carcerarie del Lazio. Chi si interessa del Carcere o chi lo vive indirettamente, sa bene quale sia il bisogno primario per i detenuti di avere uno spazio di evasione fuori della cella, e per questa ragione quanto siano importanti tutte le attività culturali ed artistiche, che trovano possibilità di realizzazione. 




La scuola in primis, come istituzione permanente ed accessibile a tutti, e poi i laboratori di scrittura, di pittura, di Teatro, di musica, attivati dalle numerose associazioni che realizzano progetti all'interno delle carceri e che spesso offrono anche possibilità di occupazione al termine della pena.Come ha detto Albinati, i detenuti soffrono di una privazione sensoriale che li porta all'appiattimento, e pertanto le attività culturali ed artistiche costituiscono una forma di risarcimento di tale privazione. Le espressioni artistiche hanno lo scopo di mantenere in vita il corpo e la mente delle persone.Il contatto con il mondo esterno è fondamentale perché al termine della pena non ci sia un mondo sconosciuto, e questo è il grande ruolo che svolgono tutte le organizzazioni o i singoli volontari che creano ponti tra il Carcere e l’esterno.




Ovviamente tutto ciò è possibile solo se le istituzione continuino a credere in una pena riabilitativa e non afflittiva, così come voluta dall'art.27 della nostra costituzione ed a supportare sia umanamente che economicamente le attività che fino ad oggi hanno dimostrato di migliorare la qualità di vita delle persone ristrette , rendendole migliori ed offrendogli una seconda chance.











#carcereecultura#associazioni#istruzioneincarcere#regionelazio#garantedeidetenuti

venerdì 5 ottobre 2018


"Premio Carlo Castelli 11° Edizione" 


 

A Nisida, in una cornice stupenda del Golfo di Napoli, una giornata emozionante e ricca di spunti di riflessione sulla prevenzione della criminalità.Quando un ragazzo entra in carcere è uno schiaffo per tutti noi, cosi ha esordito ETTORE CANNAVERA, sacerdote ed ex cappellano dell'Istituto minorile di Quartuccio.La mancanza della relazione
soprattutto con la figura paterna, ha evidenziato il Direttore dell'istituto Minorile di Nisida GIANLUCA GUIDA, figura competente e sensibile, che è a capo dell'Istituto che accoglie circa 70 minori.E' necessario un cambiamento culturale che crei figure motivate e competenti con atteggiamenti inclusivi a 360 gradi, in questo senso si muove la ricerca per lo sviluppo della personalità e per un passaporto del vivere civile.In questo senso si è espressa la Prof.ssa LAURA NOTA dell'Università di Padova.Poi MARIA RITA PARISi, nota psicoterapeuta, docente e tanto altro, ci ha rappresentato con grande maestria le concause che generano la devianza, dalla genetica all'epigenetica.Le relazioni familiari e la scuola quali punti fondanti per lo sviluppo della personalità.Grande attenzione a quanto i ragazzi apprendono dai mezzi informatici.LUIGI ACCATTOLI, noto giornalista, Presidente della giuria del Premio Castelli, il quale, oltre ad un excursus sull'origine delle fragilità umane che accompagnano costantemente la vita dell'uomo ha sottolineato come la scrittura rappresenti quel momento di pausa per riflettere sulla nostra vita e sulla conoscenza di noi stessi.Grazie al Presidente ANTONIO GIANFICO della società di S.VINCENZO DE PAOLI, a CLAUDIO MESSINA, che ha curato tutta l'organizzazione, alla conduttrice di Rai tre Alessandra Ferraro, a tutti i volontari che si spendono ogni giorno per sostenere le persone disagiate.Presenti i rappresentanti Delle Istituzioni, sia del Governo con la presenza dell'Onorevole Spadafora che da anni si occupa dei minori,sia a quelli della Giustizia minorile e del Comune di Napoli.Complimenti ai detenuti che hanno partecipato al Concorso ed hanno accettato la sfida sulla tematica scelta quest'anno , ai vincitori ed alle opere selezionate che sono contenute nel volume "Alla Ricerca della Strada Perduta".Grazie alla mia collega Ambasciatrice Epale per la Campania, Annabella Di Finizio che ha condiviso con me questa ulteriore avventura che ha sicuramente aggiunto qualcosa di nuovo alle nostre competenze sull'educazione delle persone private della libertà e sull'importanza della partecipazione attiva e della presenza ad eventi culturali come questo di NIsida.Pubblicheremo poi sulla Piattaforma Epale un articolo con i dettagli degli interventi e sul valore terapeutico ed educativo della scrittura. 

#Associaxiones.Vincenzodepaoli#Epale#ristrettiorizzonti#carcereecultura#scritturatrasduzionale









                                      Intervento della Prof.ssa Maria Teresa Caccavale






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11ª Edizione del Premio “Carlo Castelli” per la solidarietà
Cerimonia conclusiva - 5 ottobre 2018 presso l’IPM di Napoli - Nisida

La Giuria del Premio “Carlo Castelli” per la solidarietà rende noti i nomi dei tre vincitori e dei dieci segnalati della decima edizione del concorso riservato ai detenuti delle carceri italiane, avente per tema “Un’altra strada era possibile: che cosa cambierei nella società e nella mia vita”:
Vincitori:
1°)     La mia via – Massimiliano Avesani (C.R. Tempio Pausania - OT)
2°)     C’è sempre un’altra scelta – “Fabio occhi belli(C.C. Gela - CL)
3°)     Un fiore tra le pietre – “Ali(IPM Quartucciu - CA)
Segnalati:
  • Il ragno e la mosca – Giuseppe Musumeci (C.C. Pisa)
  • Una strada a senso unico – Giuseppe Medile (C.R. Roma - Rebibbia)
  • Dal mito alla realtà – Gennaro Mazzarella (C.C. Lanciano CH)
  • Orizzonti – Mario Musardo (C.R. Tempio Pausania OT)
  • Un’altra strada è possibile! Invito all’amicizia – Radu Diaconu (C.C.Paola CS)
  • Se il seme non muore non può nascere a nuova vita – Agatino Cristaudo (C.C. Agrigento)
  • Vorrei essere un mago - Gian Luca Landonio (C.R. Saluzzo CN)
  • Danza con precipizio – Rebecca D’Alelio (C.C. Pisa)
  • Giovani senza futuro, riflettete! – Pietro Crisafulli (C.C. Giarre CT)
  • Un jour viendra – “Le docteur” (C.C. Roma – Regina Coeli)

Opera multimediale (DVD) – Voci dal carcere – Francesco Piacenti, Mario Ferdinando Patti,
Agatino Litrico (C.R. Augusta SR)
I tre vincitori hanno ricevuto rispettivamente 1.000 – 800 e 600 euro, con il merito di finanziare anche un progetto di solidarietà. Infatti, in aggiunta ai premi, a nome di ciascuno dei tre vincitori saranno devoluti, nell’ordine: 1.000 euro per finanziare la costruzione di un’aula scolastica a Bahia in Brasile; 1.000 euro per un progetto formativo e di reinserimento sociale di un giovane del Gambia affidato alla Comunità “La Collina” di Serdiana (CA); 800 euro per l’adozione a distanza di una bambina del Malawi per 5 anni.
La cerimonia di premiazione ed il convegno “Strade sbagliate, vie alternative” si sono tenute il 5 ottobre 2018 nel Centro Europeo di studi sulla devianza e sulla criminalità minorile, presso l’Istituto Penale per Minorenni a Napoli - Nisida.











Maria Teresa Caccavale - Ritiro premio per Giuseppe Medile

Carcere minorile di Nisida

Alessandra Ferraro - Giornalista Rai

Vincenzo Spadafora - Sottosegretario Consiglio dei Ministri

Maria Rita Parisi - Psicopedagogista, Psicoterapeuta








domenica 1 ottobre 2017

Presentazione del libro I Giocattoli di Dio a Farfa-Fiera dell'Editoria




Presentazione del libro: I Giocattoli di Dio 
a Farfa-Fiera dell'Editoria








Il libro di Giuseppe Medile







Giuseppe Medile 

ha iniziato un percorso di istruzione presso la Casa di Reclusione di Rebibbia nel 1995, frequentando il corso triennale di operatore turistico e proguendo presso la Casa Circondariale N.C. dove nel 2014 ha conseguito il diploma di ragioniere.
Oltre ai componimenti poetici meritano attenzione anche altre opere letterarie tra le quali "Lenta cavalca" e "I giocattoli di Dio"
Tutto ciò costituisce  un esempio meritevole e palese della possibilità che ciascun individuo, anche se ristretto, ha di elevare la propria condizione umana, creando così i presupposti per una vera libertà attraverso la cultura e l'istruzione





Intervista della Dott.ssa Maria Teresa Caccavale alla Fiera dell'editoria indipendente sulla presentazione del libro








POSTFAZIONE


Una vita alla ricerca di emozioni forti: donne, sesso, droga, soldi, rapine. Una vita senza regole, sempre in fuga, vissuta tra amori, sbagli, in continua competizione con la morte; una sfida incessante, com'è del resto, l’esistenza di un rapinatore. 
Eppure c’è sempre qualcosa che manca, un tassello che non fa chiudere il cerchio. 
Pino, vittima degli eventi e delle emozioni, non sa mai dove il suo percorso lo condurrà . Una mente brillante e creativa, un coraggio infinito per affrontare le situazioni. La debolezza verso l’amore, verso le donne e i bambini.
Pino è un uomo, ma al tempo stesso un bambino fragile. 
Fugge dalla giustizia italiana pensando di trovare pace in Brasile, ma il suo spirito avventuriero e la necessità lo coinvolgeranno nuovamente: storie rischiose, pericolo, sregolatezza, soldi (a volte tanti e poi niente), donne che lo travolgono in una Rio de Janeiro piena di criminalità. 
Poi l’estradizione, il rimpatrio e il ritrovarsi nella stessa situazione. Pino capisce che è il momento di cambiare: la morte del caro amico e poi del figlio, la famiglia che gli è sempre stata vicino, la moglie che ha compreso la sua irrequietezza e le donne che lo hanno amato e, a volte, utilizzato e poi lasciato.
A Pino, con cui ho condiviso, oltre la conoscenza delle regole economiche, anche profonde riflessioni sulle dinamiche umane, dedico con affetto queste poche righe, perché possano essere il punto di partenza per una nuova consapevolezza della sua vera essenza che, oltre le “apparenze” e la realtà dei fatti, è  generosa e ricca di calore .



Dott.ssa Maria Teresa Caccavale


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Considerazioni della casa editrice del libro



giovedì 30 giugno 2016

L'ARTE CHE RENDE LIBERI - Giuseppe Medile, presentazione delle opere a Rebibbia - Casa Circondariale


L'Arte che rende liberi - Giuseppe Medile
Presentazione delle opere a Rebibbia
Casa Circondariale
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Progetto "L'arte che rende liberi"






















mercoledì 28 ottobre 2015

LA LOTTA CONTINUA. di Sunjay Gookooluk

31 agosto 2015
ore 11:05
dal CIE di Ponte Galeria


LA LOTTA CONTINUA

La lotta continua: non per distruggere il mondo, ma per cercare di tessere la rete della pace e fratellanza nel mondo.
La lotta continua per combattere l'oppressione, le guerre e la povertà nel mondo. In nome della democrazia, appartenenza diversa o chicchessia molti fratelli si uccidono l'un l'altro.
La lotta continua affinché i potenti che hanno il potere, i cosiddetti G8, G11, G12, G20 (non quelli della casa circondariale di Rebibbia!), i capi degli stati ricchi e potenti contribuiscano reciprocamente a distruggere i propri arsenali, le armi nucleari, atomiche e inizino ad innalzare la propria bandiera in alto in cielo libero per la pace e sopratutto per la libertà.
La pace è possibile, ecco perchè la lotta deve continuare: per costruire un domani migliore e lasciare in eredità alle nuove generazioni un mondo sempre più armonioso, pacifico e umanitario...
La lotta continua perchè non vogliamo più vedere i bambini malnutriti o i bambini soldato e sopratutto non vogliamo vedere gli uni armati contro gli altri in una guerra infinita che ha un solo obiettivo: distruzione.
La lotta continua affinchè tutti gli stati, dal primo all'ultimo, contribuiscano attivamente ad eliminare i propri arsenali o armamenti con cui, pigiando un bottone, potrebbero far ritornare il nostro unico paradiso terrestre all'era glaciale.
La guerra è un male, non possiamo più tollerare la vista di arti mutilati, corpi a pezzi di donne, bambini, vecchi e guerrieri caduti.
A che serve innalzare le barriere e armare la nostra terra? Sono solo cose che causano divisione. La strada della pace sarà dura, ma non è impossibile. Ecco perchè la lotta deve continuare: per vedere tutti, nel proprio piccolo o grande, contribuire ad abbattere le barriere, ad eliminare gli arsenali, a cercare l'unione mondiale tra fratelli e sorelle.
La vita è troppo breve ed è troppo preziosa per autoeliminarsi e distruggere il nostro paradiso.
Il mio appello finisce qui, potrei continuare ancora ed ancora, ma per adesso il mio desiderio o utopia termina qui con un altro appello.
Fratelli e sorelle, riprendete le armi e ognuno con la propria coscienza: lo getti e si avvicini ad abbracciare il fratello, oppure le usi per autoeliminarsi e distruggere il nostro unico paradiso che è questa preziosa terra.
La lotta continua, ma spero e auguro che possiamo lasciare in eredità un domani migliore e un mondo migliore, che pace e amore possano regnare ovunque e che continui la nostra lotta per amore e non per creare nemici.

                                                                                       Sunjay Gookooluk